Per qualcuno era considerato uno scontro diretto per la zona europea quello tra Empoli e Milan e forse può scappare da ridere se mettiamo a confronto il valore economico dei due club, ciononostante al “Castellani” si è assistito a un bel match tra le due squadre, conclusosi 2-2, con un Empoli padrone del campo che ha sfidato un Milan “provinciale” che ha provato a sfruttare le ripartenze e la velocità dei suoi attaccanti. Vedendo le occasioni forse il pareggio sembra essere il risultato giusto, ma in casa Empoli qualche rammarico c’è, soprattutto guardando i due gol subiti. Infatti sul primo Bacca è in fuorigioco mentre sul secondo è clamoroso l’assist di Niang che devia con la testa il rilancio di Tonelli servendo involontariamente Bonaventura che così può mettere il pallone dentro.

Ma per una squadra come l’Empoli le note positive devono assolutamente prevalere. Tra queste c'è la grande reazione degli azzurri quando il Milan è passato due volte in vantaggio e ciò denota la voglia di non mollare mai e la fame di questi ragazzi che nonostante lo svantaggio hanno continuato a fare il loro gioco. Poi la prova individuale di Zielinski e Saponara con il primo che ormai è diventato un giocatore devastante e fondamentale nel centrocampo di Giampaolo, mentre il secondo ha finalmente ritrovato una buona forma fisica dopo settimane difficili e con il Milan ha fatto la differenza con accelerazioni e giocate di alta classe. E come dimenticarsi di capitan Maccarone autore del 9° gol stagionale e sempre più ammirevole per la grande voglia di stupire che dimostra a 37 anni.

Insomma un Empoli in forma, voglioso di stupire anche nel prossimo match in casa di un Napoli straripante e mostruoso. Una sfida affascinante contro il grande ex Sarri che sarà certamente contento, oltre che per il suo Napoli, anche per la sua ex squadra che ben si sta comportando nonostante il suo addio. La posta in palio è alta soprattutto per i campani, ma quest’Empoli vuole sorprendere ancora per avvicinarsi sempre più al proprio obiettivo e per regalarsi un sogno ancora impronunciabile ma sempre più possibile da vivere in futuro.