"Siamo entrati in campo con una tensione eccessiva. Dicevo di star calmi, ma purtroppo non era facile. Troppa frenesia, troppa ansia. Ho dovuto cambiare Lazaar perchè non teneva la posizione, sbagliava i passaggi. Il Chievo ha una squadra piena di giocatori di qualità ed esperienza e abbiamo sofferto. Nel secondo tempo siamo riusciti a fare meglio, per fortuna è arrivato il gol."
Racconta così la partita Beppe Iachini, una partita iniziata con enorme pressione sulle spalle dei giocatori del Palermo. Si sapeva che la situazione non sarebbe stata semplice: Iachini si giocava la panchina e una tale pressione su giocatori, per lo più giovani, poteva non essere gestita al meglio. Il primo tempo dei rosanero è stato agonico con passaggi anche facili sbagliati, alcuni giocatori in preda al nervosismo che trapelava nel quadrato di gioco. Il Chievo, dal suo canto con meno pressione, dominava in ogni parte del campo, sfiorando più volte il gol del vantaggio. I tifosi rosanero non hanno aiutato i propri beniamini ricoprendo di fischi l'uscita del campo della squadra all'intervallo.
Ad inizio di ripresa il cambio di marcia, una reazione che ha cambiato non solo la partita, ma anche il destino della panchina di Iachini. Su tutti sale in cattedra Vazquez che prende per mano la squadra e guida tutte le azioni offensive del Palermo: l'italo-argentino è anche autore del calcio d'angolo dal quale scaturisce il gol di Gilardino. Non si sa cosa sia successo negli spogliatoi durante l'intervallo, con Iachini che ha dichiarato di aver mantenuto la calma provando ad infondere tranquillità nel gruppo. La squadra, conscia della spada di Damocle che pendeva sulla testa del mister, ha dimostrato di stare ancora con Iachini e dimostrandolo in campo ottenendo una vittoria soffertissima, ma fortemente voluta.
Adesso, con l'arrivo della sosta, si potranno preparare le prossime partite con maggiore serenità in vista delle sfide contro Lazio e Juventus, ostacoli non poco tortuosi.