L'anticipo della mezza dell'ottava giornata del campionato di calcio di Serie A vedeva impegnate al Renato Dall'Ara di Bologna i felsinei di Rossi e il Palermo di Beppe Iachini. Due squadre in netta difficoltà, di gioco come di risultati, che arrivavano al match da una lunga serie di sconfitte. Ad interrompere il trend negativo sono gli ospiti, maggiormente cinici nell'area di rigore rispetto ad un Bologna che ha creato si molto più dei rosanero ma che non è riuscito a concretizzare le occasioni avute. La squadra emiliana capitola a metà primo tempo complice il primo gol in campionato di Franco Vazquez, in collaborazione con lo svedese Hiljemark, che relega i felsinei all'ultimo posto in classifica.
Nel Bologna Delio Rossi ripropone il solito schema con il tridente offensivo, dove Brienza e Mounier spalleggiano Mattia Destro. Diawara gestisce i ritmi della gara ed il possesso palla con Rizzo e Taider mezzali. Rossettini e Gastaldello fanno guardia alla porta di Mirante, con Masina e Ferrari ai lati. Iachini opta per il classico 3-5-2 che ha fatto le fortune dei siculi nella passata stagione, con il doppio incursore Rigoni-Hiljemark che agiscono ai lati di Maresca, mentre Vazquez aziona Gilardino. Recupera Gonzalez in difesa.
Inizio tutto dei padroni di casa, che con impeto e veemenza pressano alti nella metà campo rosanero e forzano i tantissimi errori in fase di palleggio della squadra di Iachini. La sterilità del Bologna però viene confermata nei primi venti minuti di gioco, dove la squadra di Rossi macina gioco ed anche discrete occasioni, che però puntualmente vengono sprecate in malomodo. L'azione migliore del primo squarcio di gara è ad opera del tridente offensivo: Mounier inizia l'azione e scambia con Brienza, l'appoggio per Destro favorisce l'allargarsi delle marcature della difesa rosanero ed il conseguente inserimento centrale del francese, che servito prontamente di prima intenzione dall'ex romanista spara su Sorrentino in uscita. Gonzalez e Struna fanno ottima guardia al centro dell'area, soprattutto sui traversoni provenienti dalla destra, dove uno scatenato Ferrari agisce e spopola.
Ci sono anche gli ospiti, che dopo il torpore iniziale si sbloccano, mentalmente e sul piano del gioco: Maresca inizia a dettare temi e trame, con Rigoni ed Hiljemark maggiormente attivi nello sviluppo dell'azione. Da un cross dalla destra del primo scaturisce l'azione del vantaggio: Lazaar ricicla la sfera e serve in area lo svedese, che con un colpo di genio smarca tra quattro maglie rossoblù l'inserimento di Vazquez centrale. Controllo e carezza di esterno sono solo la degna conclusione di una bella azione tutta in velocità, con Mirante che può solo osservare la prima delizia stagionale dell'italo-argentino. Il Bologna accusa il contraccolpo, mentre il Palermo legittima il vantaggio sfiorando ripetutamente il raddoppio con Gilardino: il rapace svetta due volte di testa, ma trova soltanto la parte alta della traversa e la base del palo a frapporsi tra il biellese ed il secondo centro stagionale.
Nella ripresa è ovviamente la squadra felsinea a farsi maggiormente propositiva e vivace dalle parti di Sorrentino, anche se le occasioni nitide da rete latitano. La squadra di Rossi è molto brava nel manovrare a centrocampo e liberare dapprima gli esterni che spesso pervengono al cross oltre ai trequartisti a metà campo, ma quasi mai nel concludere a rete. Destro ha sulla testa l'occasione, ghiottissima, del pareggio, ma spreca in malomodo alimentando ancor di più i dubbi sul suo conto. L'ex Siena è ovviamente vittima, oltre che soggetto perfetto dell'istantanea attuale della squadra felsinea intera, del momento più che negativo della squadra bolognese, anche se fa poco o nulla come Mounier e Brienza per scuotere la truppa.
Ci prova allora Rossi con i cambi, con Donsah che dona vivacità e brio in luogo di un Taider spento e molle. L'ex cagliaritano è intraprendente e usa il fisico per portarsi alla conclusione dalla destra, ma Sorrentino fa buona guardia sul primo palo. La frenesia attanaglia la mente dei padroni di casa, che diventano arruffoni ed imprecisi. Ne scaturiscono praterie in contropiede per i palermitani, con Rispoli che cavalca l'onda sulla destra prima di servire Vazquez a centro area: il talento rosanero si beve tutta la difesa prima di servire scartando il cioccolatino per Gilardino, che a botta sicura (forse troppo) s'infrange su Gastaldello. Gli ultimi minuti vedono l'inutile e sterile forcing finale dei felsinei, che riescono solo con Brienza a far scendere un brivido lungo la schiena di Iachini prima dei festeggiamenti per la vittoria ritrovata.