Sono giorni caldi a Empoli e non solo dal punto di vista climatico visto il gran caldo che sta colpendo la città toscana. Infatti questa settimana è stata denominata come la settimana del sogno per gli empolesi, una settimana storica per certi punti di vista. Sì perché nella giornata di mercoledì l’Empoli Calcio, nelle figure di Francesco Ghelfi e Rebecca Corsi, rispettivamente amministratore delegato e responsabile marketing dell’Empoli, hanno presentato nella sala stampa del Carlo Castellani il progetto di rifacimento dello stadio comunale dove attualmente gli azzurri giocano. Il progetto prevede il restyling quasi totale dello stadio che inizierebbe l’anno prossimo (presumibilmente in primavera) e si concluderebbe nel 2017 con lo stadio eventualmente pronto per la stagione 2017-18. I punti cardine del progetto sono la costruzione di due curve che sostituirebbero le gradinate che ci sono attualmente con l’ausilio di due importanti sponsor (Conad e Euronics), ammodernamento strutturale complessivo e esclusione della pista d’atletica, il tutto per un totale di 10-11 milioni a spesa esclusiva dell’Empoli Calcio.

Ma gli enti locali la pensano diversamente. Il sindaco Barnini ha infatti dichiarato che il progetto è attualmente “lontano da una concreta fattibilità” e pone l’accento sulla pista d’atletica che è diventata una priorità per il Comune e per la quale verrà fatto un investimento di 800 mila euro per il rifacimento totale. Il giorno dopo la giunta comunale ha proposto la costruzione di un altro stadio in un’altra area per fare in modo che il progetto non si vanifichi e per far ancora praticare altri sport presso il “Castellani” che rimarrebbe così di proprietà del Comune. Però il presidente Fabrizio Corsi ha definito questa idea una “bischerata visto che ci vorrebbero almeno 6 anni tra progettazione e realizzazione” e punta il dito contro la continua mancanza di sviluppo per “la presenza da sempre di un apparato politico che lo blocca”.

Una situazione certamente spinosa che ha già portato a un braccio di ferro che non serve a niente e che blocca anche i sogni del popolo azzurro che desidera una struttura del genere e che si schiera dalla parte del numero 1 dell’Empoli.