Primo bagno di folla per il nuovo Genoa di Gian Piero Gasperini, che è stato accolto in ritiro dai suoi tifosi. La squadra rossoblu torna in campo dopo i veleni dell'estate, che ha visto la squadra di Preziosi dover rinunciare prima all'Europa League con la mancata concessione della Licenza Uefa, poi ad alcuni dei pezzi pregiati della rosa come Iago Falque, Niang e probabilmente Perotti.
Appuntamento in giornata alla Sciorba per il raduno della squadra e per l'occasione ha parlato il presidente Enrico Preziosi, partendo dal tema scottante di questo periodo, il mercato: "Il Genoa si muoverà sul mercato fino a quando avrà tempo a disposizione: se qualcuno partirà il 25 luglio ci sarà un mese prima che inizi il campionato per rimediare. Chiedo ai tifosi di stare tranquilli e godersi le vacanze, magari con noi in Austria...".
Il numero uno rossoblu entra nel dettaglio delle trattative, partendo dalla cessione di Perotti. Il trequartista argentino era stato ceduto al Watford per 12 milioni di euro, prima del rifiuto del calciatore stesso e dell'interessamento del Napoli: "Come può restare Perotti? Se tutti mettessimo cento euro, ma non si può fare così". In entrata invece il Genoa si muove per sostituire Edenilson, tornato alla base in Friuli, all'Udinese dopo il prestito in Liguria: "Sicuramente arriverà Cissokho nei prossimi giorni".
Sui propositi per l'anno nuovo Preziosi sembra sicuro: "Mi piacerebbe vincere la Coppa Italia quest'anno. So che è una grande ferita per i tifosi e me ne scuso ancora e ci metto la faccia, ho anche dato i premi sapendo che non l'avremmo fatta, potevo non darli. Chiedo scusa ai tifosi per la mancata licenza Uefa ma sarà l'ultima volta che lo farò, non posso continuare in eterno. I tifosi devono fare i tifosi come i presidenti i presidenti".
La chiusura riguarda i conti, che hanno precluso la strada dell'Europa al Grifone: "D'ora in poi il Genoa si dovrà autofinanziare, non si metteranno più soldi, siamo sulla strada giusta, la situazione grazie a Preziosi che ha messo i soldi sta migliorando nettamente e ci vorrà ancora un po' di tempo ma non c'è più ansia. Vorrei partire con questo campionato con qualcosa che ci siamo lasciati alle spalle, anche se è stato un cammino bellissimo che ci ha visto arrivare davanti alla Sampdoria, risultato frutto dei giocatori, dell'allenatore, di Milanetto, di mio figlio e un po' del sottoscritto".