Minuto 46 del primo tempo: Croce, o per meglio dire il “prestigiatore” come viene chiamato ad Empoli, si libera di Gargano a centrocampo e scambia con Pucciarelli che gli ridà subito il pallone, se ne va indisturbato e la passa nuovamente al numero 20 azzurro che entra in area, manda a vuoto Britos e prova il tiro che viene respinto da Andujar, sulla ribattuta si avventa Ricky Saponara che con una splendida mezza rovesciata appena dentro l’area di rigore mette la palla nell’angolino basso alla destra di Andujar. L’Empoli si porta sul 3-0 contro un Napoli impietrito dall’uragano empolese e standing ovation di tutto il Castellani per la magica prova della squadra alla fine dei primi 45 minuti di gioco.
Ma il terzo gol è il coronamento di tutto un tempo che l’Empoli ha giocato magistralmente, pressando alto i portatori di palla partenopei con un ritmo asfissiante e quasi pazzesco se pensiamo che la formazione è la stessa della domenica precedente e che stiamo alla 33° giornata. Ma la condizione fisica e mentale dei padroni di casa non risente di ciò e per questo l’Empoli stravince il confronto contro un Napoli svogliato e per certi versi sorpreso dalla carica agonistica dei toscani.
Ed anche il primo gol di Maccarone (36 anni e non sentirli) al minuto 8 è frutto di un veloce scambio con Pucciarelli che lo mette davanti ad Andujar che non riesce ad evitare il gol e viene battuto dal potente tiro di Big Mac. Mentre il secondo gol dell’Empoli al 43’ è in realtà un autogol di Britos abbastanza sfortunato in questo caso, ma comunque la dinamica dell’azione è emblematica con Saponara che ci crede su un pallone quasi innocuo che Koulibaly sta accompagnando a fondo campo e riesce in scivolata a metterla in mezzo dove Andujar, non impeccabile, devia il pallone sulla testa di Britos che involontariamente la mette dentro nella sua porta. Il terzo gol azzurro poi dopo 3 minuti fa capire che per il Napoli c’è davvero poco da fare nella serata che è dell’Empoli.
Nel secondo tempo poi, complice una stanchezza fisiologica dell’Empoli, il Napoli riesce ad affacciarsi maggiormente nell’area toscana e riduce le distanze al 64’ con un autogol di Laurini sulla ribattuta di Sepe su un tiro insidioso di Hamsik. Ma all’81’ c’è addirittura il terzo autogol della serata, questa volta l’autore è Raul Albiol entrato nella ripresa al posto di Ghoulam, che sugli sviluppi di un calcio di punizione devia maldestramente il pallone nella sua porta e porta il risultato sul 4-1. Al 91’ è Hamsik a realizzare il gol del definitivo 4-2 con un gran tiro da fuori area (gol viziato però da un fuorigioco di Koulibaly che ostacola Sepe), ma poco importa perché l’Empoli dà una grande lezione di calcio al più quotato Napoli al “Castellani” che continua a rimanere un tabù per i partenopei mai vittoriosi ad Empoli.
Per gli azzurri mancano ormai due punti alla matematica salvezza e per stappare finalmente e meritatamente lo spumante, ma in un certo senso gli azzurri hanno già festeggiato con una prova sontuosa contro la squadra più in forma del campionato, ed ora si godranno le restanti affascinanti partite con un occhio di riguardo al derby dell’Arno dell’11 maggio contro la Fiorentina. E quest’Empoli ha dimostrato per l’ennesima volta che può giocarsela con chiunque e quindi proverà come al solito a vincere ogni partita a partire da quella con il Torino del prossimo mercoledì.