Si è conclusa anche questa sessione di mercato invernale che ha visto in generale pochi colpi e molti affari low cost. Chi certamente non aveva bisogno di rivoluzionare la rosa era l’Empoli quintultimo in classifica, attualmente salvo. Il team di Sarri ha espresso un’idea di gioco e un’organizzazione di squadra davvero notevoli, meritandosi i complimenti dalla stampa nazionale e dagli addetti ai lavori. Eppure la classifica non rispecchia il reale andamento del club toscano che meritava decisamente di più in termini di punti. Sono solo due infatti i punti che dividono l'Empoli dal Chievo, terz'ultimo in graduatoria.

Per questo la dirigenza azzurra per rinforzare la squadra ha deciso di fare un colpo “non da Empoli” facendo tornare Saponara, il figliol prodigo che un anno e mezzo fa lasciò la città toscana per andare al Milan, ma per alcuni infortuni e una gestione certamente non oculata da parte dei tecnici rossoneri non è mai riuscito ad esprimere il suo enorme potenziale. Da qui la decisione di riportare il talentuoso centrocampista alla corte di Sarri che ha saputo apprezzare e valorizzare il ragazzo due anni fa. L’operazione prevede un prestito di sei mesi con obbligo di riscatto in caso di salvezza fissato a 3,5 milioni, una cifra importante per una società come l’Empoli che però crede ciecamente nelle qualità del ragazzo. Gli altri due colpi sono stati Brillante in prestito (accordo valido anche per il prossimo anno) dalla Fiorentina e sponsorizzato dal grande ex centrocampista dell’Empoli Vincenzo Grella, nonché procuratore del ragazzo, e Michele Somma in prestito dalla Roma con la formula del prestito con diritto di riscatto da parte dell’Empoli e controriscatto da parte della Roma. Due giocatori di prospettiva ma che possono certamente migliorare già da ora con gli insegnamenti di Sarri.

Capitolo partenze, la filosofia del club azzurro è sempre stata chiara: via chi non è contento o chi vuole giocare con maggiore continuità, da qui gli addii dei vari Bianchetti, Perticone, Laxalt, Aguirre, Shekiladze e Moro, storica bandiera azzurra che ha militato nell’Empoli per 12 anni e che negli ultimi 3 anni ha indossato la fascia di capitano. Giocatori poco utilizzati da Sarri e non soddisfatti del loro impiego che non lasceranno grandi rimpianti nei tifosi azzurri, che possono ritenersi certamente soddisfatti del mercato dell’Empoli che ha visto partenze di secondo piano e il ritorno di un giocatore come Saponara. Eppure la piazza azzurra aveva richiesto all’unisono un ultimo tassello per completare una macchina quasi perfetta. Un attaccante, un finalizzatore che potesse sfruttare la manovra e il gioco azzurro per fruttare più gol e punti alla squadra di Sarri. Ma le parole del DS toscano Carli non lasciano spazio a ulteriori polemiche: “Fiducia nei nostri attaccanti che svolgono un lavoro esemplare per la squadra e torneranno a segnare perché lo hanno sempre fatto”. Sarà poi il campo come sempre a dare il verdetto finale, ma l’Empoli è pronto per questa seconda parte di stagione con alle porte l’importante match salvezza con il Cesena da non fallire.