Un 2014 tutto di corsa, tra Under 21, promozione con l'Empoli e l'esordio in Serie A. Un 2015 da affrontare da protagonista, con la Juventus e la Nazionale nel futuro.

Parliamo di Daniele Rugani, difensore dell'Empoli, che è stato intervistato dal sito ufficiale della UEFA. Il giovane difensore empolese ha trattato vari argomenti, parlando dell'esordio in Serie A e delle sue prospettive. Queste le sue dichiarazioni: "Sono stati dodici mesi veramente belli e pieni di grandi soddisfazioni. Con l’Empoli siamo stati promossi in Serie A, ho esordito nel massimo campionato e sono stato convocato dalla nazionale maggiore. È stato davvero un anno da incorniciare, pieno di traguardi raggiunti a livello personale e di gruppo. Io lo considero però un punto di partenza, perché spero di riuscire a continuare così e a fare sempre meglio. Con il lavoro e con la voglia di migliorarmi ho dimostrato prima a me stesso e poi agli altri che è possibile raggiungere traguardi importanti".

Daniele Rugani è un ragazzo modello. Uno di quelli che conosce bene l'etica del lavoro, ma anche l'umiltà per avere sì rispetto di quello che ha fatto, ma anche per guardare al futuro con grande oggettività e lungimiranza, nonostante la giovane età: "Non so esattamente quale possa essere il vero obiettivo dell'Empoli quest'anno, di certo sarà fondamentale mantenere lucidità e umiltà da qui alla fine del campionato. Abbiamo ottenuto alcuni risultati utili consecutivi, ma non per questo dobbiamo cambiare atteggiamento. Dobbiamo rimanere sempre l’Empoli a prescindere dai risultati. Molti dei meriti di questo nostro periodo positivo sono di Sarri, è stato lui a dare un’identità ben precisa alla nostra squadra: in campo tutti i giocatori sanno quello che devono fare. Lui è un martello, soprattutto con noi difensori, cura in maniera maniacale la fase difensiva. E' preparato, carismatico e capace di far migliorare i suoi giocatori: mi ritengo molto fortunato di poter lavorare con lui. La Juventus? Sinceramente sono onorato di quest’attenzione, credo che farebbe piacere a chiunque essere accostato ai bianconeri. Detto questo, io ho solo 20 anni e devo dimostrare ancora tanto. Spero un giorno di essere abbastanza bravo da potermela meritare, però prima devo lavorare ancora molto. Io ho voglia di lavorare e di migliorare, e se un giorno mi dovesse capitare di giocare in una squadra del genere, ne sarei davvero felice".

Un ventenne soltanto anagraficamente, che sogna in grande, essendo già consapevole che le sue capacità e doti tecniche, ma anche morali, gli riserveranno un grande futuro: "Il momento più emozionante in assoluto è stato il mio primo gol in Serie A a Cesena. Poi, metto la convocazione con la nazionale maggiore e infine l’esordio con l’Empoli in Serie A: è stato un momento speciale per tutta la squadra. La chiamata di Conte in Nazionale per me questo è un punto di partenza e non di arrivo: è stata una cosa bellissima, ma sono consapevole che rimanere in nazionale maggiore è difficile, vi giocano campioni che militano in Serie A da dieci anni e che hanno partecipato a Mondiali ed Europei, io invece ho iniziato da poco e ho ancora tutto da imparare".

In un paese come l'Italia, dove i giovani vengono sempre più bistrattati, e quasi mai dimostrano di ricevere fiducia ed approvazione, la crescita di Daniele Rugani può essere un'ondata di fiducia alla quale far guardare le nuove generazioni, prendendolo come esempio di professionalità e umiltà. Le qualità che fanno bene al Calcio e non solo. Forza, Daniele!