Caos e fucili spianati dopo la partita di Copa Libertadores tra l’Atletico Mineiro di Ronaldinho e gli argentini dell’Arsenal di Sarandí. La severa sconfitta (5-2) e la tensione sempre latente nel continente sudamericano provocano scene di violenza con la polizia in campo visibilmente nervosa. Alcuni agenti hanno puntato i fucili a canne mozze contro giocatori argentini, accusati di aver provocato il caos. “È stata una condotta criminale (quela degli argentini), fuori luogo in un incontro di calcio. Avrebbero potuto essere arrestati” ha detto il colonnello Cicero Nunes in un’intervista a SportTV. “Chiederemo le immagini alle TV per individuare i responsabili” ha dichiarato un altro agente.

In effetti alcuni giocatori sono stati fermati e poi rilasciati giovedí mattina, con l’accusa di oltraggio e lesioni, dopo aver ricevuto multe intorno agli 11.000 euro. Il tutto non giova all’immagine del Brasile, dove si giocherá il Mondiale 2014. Un mondiale sempre piú vicino, mentre non si intravedono i cambiamenti auspicati per farne un terreno sicuro e idoneo ad una manifestazione del genere.

I giocatori argentini hanno cominciato a scaldare gli animi con atteggiamenti minacciosi nei confronti di arbitro e guardalinee. Un calciatore ha colpito gli agenti con una pallonata, un altro agente ha ricevuto un calcio. A quel punto la situazione è degenerata e sono arrivati i rinforzi. Alcuni agenti hanno puntato i fucili contro i giocatori. La partita è terminata 5-2 con doppietta di Ronaldinho, un risultato che qualifica i brasiliani agli ottavi di finale. Splendido il secondo gol dell'ex giocatore di Barcellona e Milan.

Giá a dicembre un incontro tra Tigre (Argentina) e S.Paolo (Brasile) di Copa Sudamericana era stato sospeso perché i giocatori del Tigre si erano rifiutati di rientrare in campo dopo l’intervallo. In quel caso uomini della sicurezza brasiliana avrebbero aggredito alcuni giocatori.

(Fonte Corriere.it)