Incredibile partita al TD Garden, vinta da Boston in rimonta, decisa dagli ultimi possessi e da uno scriteriato finale di gara di James Harden che commette due sciocchezze e favorisce l'operato dei rivali. Dal -26 toccato nel secondo quarto, gli uomini di Brad Stevens nel secondo tempo riescono a risalire pian piano la corrente e negli ultimi 12' - complice anche la stanchezza dei texani dovuta a rotazioni corte - rimontano e vanno a prendersi la W. 26 sono i punti di Kyrie Irving, miglior marcatore dei verdi e come al solito faro dell'attacco bostoniano, 19 invece quelli messi a referto dal rookie Jayson Tatum, il cui rendimento in campo continua a crescere di partita in partita. Houston ha in James Harden il suo top scorer - 34 punti, 10 assist e 6 rimbalzi per lui, ma tirando 7/27 al tiro e perdendo 8 palloni - ma l'uomo con la barba e con la 13 addosso mette in luce tutti i propri limiti, specie quelli mentali. Nei momenti chiave delle partite continua a peccare di personalità, di leadership, cosa che un candidato MVP non può permettersi. I texani, con Paul, Mbah a Moute e Capela fermi ai box, pagano le corte rotazioni e vanno in affanno nel secondo tempo. Esordisce Gerald Green - firmato con un contratto non garantito dai Rockets fino a fine stagione - ma il suo apporto è nullo, anzi dannoso: 11' in campo, 0/3 e 3 falli fatti.
Houston parte subito forte, in barba alle assenze. Harden, Gordon, Anderson e Nene confezionano il 12-0 iniziale, Boston trova il primo canestro dal campo dopo quasi 4'. L'attacco dei padroni di casa è arrugginito, Irving stranamente fa confusione, mentre i texani segnano con relativa facilità, sia dall'arco che nel pitturato con Nene che sbeffeggia piu di una volta Horford. 32-12 in favore dei Rockets al suono della prima sirena. Houston concede appena 5 canestri sui 19 tentativi dei Celtics. Il secondo quarto segue lo spartito del primo, il divario tra le due contendenti lievita ulteriormente e Houston arriva a toccare anche il +26, massimo vantaggio della gara. C'è una sola squadra in campo, ed il TD Garden mugugna. 62-38 per i viaggianti al riposo lungo.
E' nel terzo quarto che Boston decide di giocare da Boston. La fase difensiva dei verdi sale di colpi, causa 7 palle perse agli avversari - tenuti solo a quattro canestri dal campo - e canestro dopo canestro risalgono la corrente. Irving sale in cattedra, sigla 12 dei 26 punti nel solo terzo quarto, Boston chiude il quarto 31-16 e dimezza lo svantaggio. La difesa dei padroni di casa toglie il respiro agli avversario - specie quella di Rozier e Smart, a turno, su Harden - ma è anche in attacco che i C's trovano l'abituale fluidità che ne fanno la miglior squadra dell'Est. Lo stesso Rozier, oltre a mangiarsi il Barba nella metà campo difensiva, sigla 8 pesanti punti in attacco, mentre le scorribande di Uncle Drew in area fanno malissimo ad una difesa texana statica. In questo modo Boston rientra e riesce a giocarsi il finale punto a punto in una gara che sembrava persa. Poi, ecco il finale concitatissimo. Boston sceglie di segnare da due con la schiacciata di Jayson Tatum, a 7 secondi alla fine ma sulla rimessa dal fondo Harden commette fallo nel tentativo di smarcarsi da Smart. Horford dal post basso realizza il canestro del +1 (99-98), primo vantaggio di serata dei padroni di casa. Il Barba però non finisce di fare danni e dalla rimessa che ne scaturisce commette un altro fallo nel tentativo di liberarsi dalla marcatura del solito cagnaccio Smart. Altro fallo, Horford in lunetta fa 0/2 ma i pochi decimi di secondo rimasti sul cronometro non permettono a Houston di avere un ultimo tiro pulito. La preghiera di Gordon sulla sirena non viene accolta dagli dei del basket e dunque i texani mandano all'aria una possibile vittoria che sembrava scontata a metà gara.
Boston Celtics - Punti: Irving 24, Tatum 19, Smart 13, Rozier 13. Rimbalzi: Horford 8. Assist: Smart 5.
Houston Rockets - Punti: Harden 34, Gordon 24, Ariza 11. Rimbalzi: Tucker 9. Assist: Harden 10.