Un'Italia quasi perfetta al poligono impensierisce fino agli ultimi metri la Germania (Preuss, Hermann, Hildebrand, Dahlmeier) e chiude al secondo posto la spettacolare staffetta femminile di Ruhpolding. La squadra azzurra formata da Vittozzi, Wierer, Gontier, Sanfilippo completa tre frazioni su quattro senza bersagli mancati. L'unica a commettere qualche errore è Nicole Gontier (uno a terra e due in piedi), ma per le sue caratteristiche trattasi comunque di una gara molto solida, al pari delle sue compagne di staffetta.
L'Italia si gioca addirittura la vittoria nell'ultimo giro contro la Germania di Laura Dahlmeier, spinta dal numerosissimo pubblico tedesco che, dopo aver digerito qualche piccola delusione nelle competizioni di Oberhof e Ruhpolding, può finalmente festeggiare un successo.
La gara odierna, come spesso accade nella località bavarese, si contraddistingue per l'equilibrio e per i pochi errori al tiro. In testa si alternano diverse squadre, ma sono soprattutto Italia e Germania a fare la voce grossa. La prima scrematura avviene nel corso della seconda frazione. A fare la differenza sono Dorothea Wierer e Denise Hermann. L'atleta altoatesina, reduce dal successo nell'individuale, realizza un'altra performance stratosferica al poligono dove spara con tempi di esecuzione incredibili e con precisione assoluta. Wierer, però, non può nulla contro lo strapotere sugli sci di Hermann. L'ex fondista manca qualche bersaglio di troppo, ma inserisce le marce alte nell'ultimo giro e riesce a recuperare più di venti sicuri all'azzurra chiudendo la frazione al comando.
La terza frazione cambia gli equilibri della gara. L'Italia schiera Nicole Gontier, mentre la Germania si affida a Franziska Hildebrand. Entrambe perdono qualche secondo di troppo nelle due sessioni di tiro, commettendo rispettivamente tre e quattro errori. Ne approfitta la sorprendente Svizzera grazie ad una Selina Gasparin in grandissimo spolvero sugli sci. Strepitoso soprattutto il suo ultimo giro, nel corso del quale guadagna secondi su tutte le rivali e porta addirittura la staffetta svizzera al comando prima dell'ultima decisiva frazione.
La compagna di squadra Aita Gasparin incappa, però, in un giro di penalità nella sessione di tiro in piedi che fa sprofondare alla fine la Svizzera in ottava posizione. Nel primo giro della quarta frazione, invece, risalgono da dietro Germania, Svezia, Norvegia ed Italia. Particolarmente sostenuto il passo della norvegese Olsbu, la quale però paga il conto al poligono dove commette 4 errori complessivi.
Dopo la sessione a terra prende il comando delle operazioni Laura Dahlmeier. La tedesca imposta un ritmo sostenuto scavando un margine sulle rivali che alla fine si rivelerà decisivo. Nell'ultimo poligono Dahlmeier manca due bersagli, mentre una fantastica Federica Sanfilippo completa un sorprendente shoot-out e arriva a giocarsi la vittoria con Dahlmeier.
L'azzurra tiene il ritmo della campionessa tedesca fino all'ultima salita quando cede qualche metro e deve accontentarsi (si fa per dire) del secondo posto. Rimane comunque una prestazione di primissimo livello per Sanfilippo, senza dubbio la migliore gara di una stagione per lei altalenante. Terza la Svezia (Persson, Brorsson, Magnusso, Oeberg) che conferma quanto di buono fatto vedere ad Oberhof dove era riuscita addirittura ad ottenere una vittoria con la squadra maschile. Quarta la Norvegia davanti alla Polonia.