Spettacolo a Lienz. Giornata di sole, tempo ideale per ammirare lo slalom gigante al femminile. Viktoria Rebensburg, due successi nella specialità in stagione, si prende la leadership parziale, anticipando di 5 centesimi Mikaela Shiffrin. L'americana, ieri ingiocabile nello speciale, deve abbandonare il vertice proprio al tramonto del primo mini-gruppo di merito. La teutonica, pettorale n.7, migliora nella parte alta il riferimento della nativa di Vail, prima quest'oggi a lanciarsi in pista, perde qualcosa nel settore centrale, ma taglia il traguardo comunque davanti grazie a una chiusura di livello. A rifinire il podio virtuale, Tina Robnik, sorpresa con il 23 - +0.12.
Le azzurre rispondono presente e lo fanno a gran voce. Federica Brignone, fuori a Courchevel, guida il plotone italiano e si pone sulle code di Rebensburg, Shiffrin e Robnik. La Brignone perde qualcosa in avvio, ma dopo il cambio di pendenza inserisce le marce alte e ricuce. Si getta con coraggio e pennella le ultime, velocissime porte. 17 centesimi il gap rispetto alla prima posizione. Alle spalle di Federica, ecco Sofia Goggia. Discorso similare, anche Sofia fatica a leggere il settore d'apertura, condito da continui spostamenti, mentre si trova a buon partito quando occorre buttarsi senza badare troppo a linee e precisione. Due centesimi tra Brignone e Goggia. Marta Bassino parte con circospezione e presta il fianco, come le compagne, nei primi 30 secondi di gara. Ottima la seconda parte, al termine paga 52 centesimi, ottava. Può rientrare. Soffre Manuela Moelgg. Non basta alla veterana, tre volte da podio nell'annata corrente, un terzo settore di qualità. 1.08, ritardo pesante.
In corsa per il podio, senza dubbio, Worley e Drev. La campionessa francese si sdraia dopo poche porte, con un guizzo ritrova la posizione eretta e scia poi con eleganza e classe. Il cronometro conferma la bontà della prova, 26 centesimi dalla Rebensburg. La Drev, n.11, seconda slovena, riesce ad inserirsi proprio dietro alla Worley. Nel tratto centrale rifila addirittura tre decimi alla Rebensburg. 28 centesimi il disavanzo dalla tedesca. Prima della Bassino, in settima piazza, troviamo infine l'austriaca Brunner - +0.46.
In affanno Lara Gut. Si consegna nel settore inaugurale, dove cede addirittura oltre sette decimi. Da lì si attesta sul livello delle prime, ma il dazio è severo - +0.78.