Tramonto amaro. Yohan Blake, in leggero affanno, cede il testimone a Usain Bolt. 100 metri per condurre la Giamaica sul trono mondiale della 4x100. Le frazioni di McLeod e Forte consentono di puntare in alto, è duello con USA e Gran Bretagna. Bolt parte in leggero ritardo, prova a mettersi in moto, ma si accartoccia dopo una trentina di metri. Crolla a terra, gigante inghiottito dalla Londra mondiale. Davanti, il miracolo di Mitchell Blake. 37"47, Coleman, l'argento dei 100, alza bandiera bianca. Esplode il pubblico di casa.
Re senza corona, come Mo Farah. Scherzetto etiope a fermare il dominio del più grande mezzofondista del recente periodo. Lo spartito, per 4.000 metri, è il consueto. Ritmo controllato, Farah nelle prime posizioni. La coalizione etiope altera però il finale. Kejelcha lancia l'offensiva, Edris si affianca al connazionale, Farah è chiuso. Spreme il suo corpo, il volto racconta di sofferenza e fatica. Trova un vicolo lungo la corda, ma vale solo per l'argento, perché Muktar Edris, clamoroso ultimo chilometro, è imprendibile. 13'32"79, oro Etiopia, Farah secondo e stravolto, bronzo a sorpresa per Chelimo.
La pedana dell'alto esalta invece la Lasitskene. Un'incertezza a 1.99, porta chiusa ai 2.01. Salta la misura alla prima prova, si ripete a 2.03, prima di tentare, non la prima volta in stagione, i 2.08. Applausi convinti, è la signora della specialità. Splende alla piazza d'onore la Levchenko, 2.01 alla seconda, è primato personale, futuro roseo. Chiude il podio la Licwinko, opache Cunningham - 1.92 - e ancor più Beitia.
Nei 100hs, K.Harrison manca l'appuntamento, palesando alcune difficoltà. Incerta, esce addirittura dalle migliori tre. Questione di dettagli, quarta, 12"74. Sigillo della Pearson, 12"59, una bella storia di sport. Harper e Dutkiewicz ai piedi dell'australiana.
Il giavellotto si ferma a un passo dai 90 metri, ma il livello medio è straordinario. Vince Vetter, il secondo di sempre, il n.1 di stagione. 89.89 al primo lancio, poi 89.78. Vadlejch, alla seconda tornata, firma il nuovo personale, 89.73. La Repubblica Ceca piazza due figure sul podio, con Frydrych terzo, 88.32. Spallata in chiusura che confina Rohler al quarto posto, 88.26.
Infine, 4x100 D. Qui tutto secondo pronostico. Titolo agli Stati Uniti, aldilà di un terzo cambio rivedibile. Torie Bowie, in quarta, spegne le ambizioni di Gran Bretagna e Giamaica. 41"82, miglior tempo mondiale dell'anno. Quarta la Germania.