Tagliando mondiale. La Diamond League, venerdì, fa tappa a Monaco, preambolo della rassegna londinese. Usain Bolt - poche gare nella stagione corrente, motore in crescita ma ancora alterno - cerca nei 100 alcune risposte. Interessante il cast, con il britannico Ujah, Young, Simbine e McLeod. Da Bolt all'erede designato, Van Niekerk. 400 di spessore, perché Makwala, sotto i 44"00 di recente, può prendere il treno sudafricano per accendere la gara.
Lavillenie - più volte battuto nel 2017 - trova nell'asta Wojciechowsky, assente Kendricks. Braz e Barber devono riacquisire le migliori sensazioni, l'olandese Vloon è un'interessante variabile. Il duello teutonico accende il giavellotto, presenti il secondo e il terzo della storia, Vetter e Rohler. A proposito di concorsi, la Trost è in pedana nell'alto. Livello d'eccellenza, perché la Lasitskene, a un passo in Italia dai 2.08, illumina la scena. Cunningham alle sue spalle, Beitia da seguire. La Ibarguen, nel triplo, scruta la Rojas, a ridosso dei 15 metri nell'annata corrente.
Ostacoli di primo piano. Nei 100, la primatista del mondo K.Harrison attende le connazionali Stowers e Nelvis. Al via anche l'australiana Pearson. Nei 400, la Little - 52"75 - affronta la Carter e la Spencer.
Nei 200, Kyra Harrison punta la barriera dei 22"00, incrocia la Ta Lou. Caster Semenya guida il pacchetto degli 800. Niyonsaba e Wambui in scia, la Hassan accorcia il raggio d'azione. Al maschile, sulla medesima distanza, Korir il favorito. 1500 keniano, l'elegante Kiprop lotta con Cheruiyot, Kwemoi e Manangoi. Nei 3000 D, la Obiri, ma anche la britannica Muir. Infine 3000 siepi U. C.Kipruto per avvicinare gli 8 minuti, può impensierirlo Birech.