La falcata ampia, l'azione leggera, l'occhio acceso. Londra è in visibilio, Mo Farah è il protagonista. Sceglie i 3000 per il tagliando mondiale, corre veloce, chiude in progressione, a braccia aperte, quasi ad accogliere l'omaggio del pubblico. Al di sopra - almeno in pista - di ogni sospetto, Farah lancia la volata iridata, tra un mese, poco meno, si torna qui, per titolo e gloria. 7'35"15, con margine. Fuoriclasse, come Allyson Felix. Una carriera costellata di imprese e rovinose cadute, figlie spesso di un fisico fragile, incline allo stop. Nella serata di Diamond League, opta per i 400, il giro di pista. La fatica non "sporca" un passo da regina, splendida la Felix. 49"65, primo tempo dell'anno, davanti alla Okolo e alla Little, specialista degli ostacoli. Giamaica ai bordi di una gara di straordinario livello. Menzione speciale merita poi K.Harrison. Primatista del mondo, chiude la porta nei suoi 100hs. 12"39, tempo d'eccellenza, per reprimere una ritrovata Pearson (12"48).
I 100, al femminile, confermano la supremazia della Thompson, ma il livello è inferiore alle attese. 10"94, un passo avanti a Schippers ed Okagbare. 10"02 Ujah tra gli uomini. La Obiri, spettacolare al Golden Gala, replica in terra inglese nel miglio. Record nazionale e del meeting, 4'16"56, stacca una Muir di carattere. Amos rafforza il suo ritorno ad alto livello negli 800, 1'43"18, 1° crono del 2017, candidatura mondiale. Terzo Kiprop. Tra le donne, assolo della Lipsey, 1'59"43, assenti le prime della classe.
Si avvicina l'appuntamento clou, scalda i motori Clement. 48"02, progresso netto in stagione, trionfa nei 400hs, con McMaster, già sotto i 48, in scia. Copello chiude il pacchetto dei tre, 48"24. Bella prova, al femminile, della Pedroso. 54"87, brucia la Muhammad - risolti i problemi fisici - per la quinta piazza. Affermazione della Russell, 54"02.
Webb 20"13 nei 200, 3'34"75 di O'Hare nei 1500, 13"09 di un convincente Merritt nei 110hs.