A Lille, tre giorni di atletica, programma ricco, in apertura Serie B e batterie. Si parte nel pomeriggio, Italia protagonista. Si entra nel vivo alle 17.48, qualificazioni dei 400hs, asterisco azzurro. Problema al bicipite femorale destro per Lambrughi, in pre-allarme Bencosme. Gara in cui l'Italia può alzare la voce, attenzione, nella prima delle due batterie, al britannico Green. Al femminile, ci affidiamo al talento della Pedroso, nomi importanti, Doyle e Rosolova.
Cattaneo ed Alloh difendono il tricolore nei 100. Il primo è nella seconda batteria, con il tedesco Reus. Martina e Tsakonas impongono un alto livello. Tra le donne, invece, l'ucraina Povh - atleta potentissima, specialista dei 60 - e la Luckenkemper. Flirtano entrambe con gli 11 netti.
Nei 400, è duello tra il polacco Omelko e l'olandese Bonevacia, Davide Re insegue un progresso personale. Può dire la sua, al femminile, la Chigbolu. Bisogna correre veloce, perché la Zemlyak vanta un personale da 50"75 e un 50"83 stagionale. La Usovich non sembra quella di un tempo.
Capitolo ostacoli. La Borsi - martoriata in passato da problemi fisici - sfida la fenomenale Dutkiewicz - 12"61 nel 2017 - con Talay e Bakker in rampa di lancio. Perini deve difendersi sui 110, lì dove spicca lo spagnolo Ortega.
Chiusura dedicata ai 200. La Grecia, come già sui 100, lancia Tsakonas. Infantino è nella seconda prova, con Maslak - più performante sui 400 - Zeze e Zalewski. Al femminile, la Siragusa difende i colori azzurri, si fa preferire la teutonica Haase (22"76).