20"34, al cospetto dei grandi, spalla a spalla con Andre de Grasse, sulle code di Lemaitre e Webb. Talento e resistenza, una scheggia all'Olimpico. Tortu riabbraccia i 200 due anni dopo, sfonda il muro del limite mondiale, impressiona per personalità e classe. Applausi scroscianti, l'Italia coccola il suo gioiellino. Il tramonto romano riserva però un epilogo amaro. Dopo la gara, lo stop. Problema alla caviglia, Tortu inciampa su un maledetto gradino in piazza di Spagna. L'allarme corre veloce, le prime parole sono da brividi. A rischio, addirittura, l'intera stagione, con annessa spedizione londinese.
Ieri, primi controlli accurati, si parla di lesione di primo grado, ma occorre attendere almeno una settimana - necessaria per consentire all'ematoma di riassorbirsi - per avere un quadro della situazione più chiaro. Il professor Billi - medico federale - predica cautela, ma apre comunque ad un recupero piuttosto celere. Certo, nel frattempo, un periodo di fermo obbligato, niente Tortu, quindi, alla 4x100 junior di Rieti e soprattutto agli Assoluti di Trieste.
L'obiettivo è rimettersi in piedi per gli Eurojuniores di Grosseto, in programma sul finire di luglio, possibile tagliando, poi, per la rassegna iridata. Valutare la forma, il recupero, prima di lanciarsi al cospetto dei big. Questo, al momento, l'orizzonte più probabile. Tortu vuole essere della partita, si è guadagnato sul campo l'occasione di cimentarsi in una competizione di primo livello. 10"15 a Savona, 20"34 a Roma, biglietto da visita di un diciottenne di successo. Non può essere la malasorte a rallentarne l'ascesa. Di certo un incidente che complica l'avvicinamento, che straccia ogni tabella di allenamento. Si riparte, nuovamente.
Fonte Gds