A Rio, Darya Klishina, a Londra, molti di più. La Russia prova a rialzarsi, gli atleti battono un colpo. La IAAF apre all'ammissione alla prossima rassegna iridata di alcuni elementi, per la precisione sette. Fondamentale, per conseguire l'accesso mondiale, una dimostrazione di "onestà". Test ripetuti, all'esterno dell'ambito casalingo. Agenzie non russe, questo chiede la IAAF per concedere il via libera.

I sette citati prenderanno parte all'evento più importante dell'anno corrente ovviamente da neutrali, la Russia è infatti sospesa almeno fino a novembre 2017. Due i nomi di spicco che rientrano prepotentemente in gioco. Shubenkov è campione del mondo in carica nei 110hs ed è atleta che si esalta nelle grandi competizioni, straordinario nel corpo a corpo. Mariya Kuchina - 2.03 in stagione, detentrice del titolo - è invece l'assoluta favorita nell'alto. Grazie a lei, la specialità torna ad assumere un ruolo primario, si torna ad accarezzare misure lontane ormai da qualche anno.

12"98 e titolo mondiale per Shubenkov a Beijing

Il resto del gruppetto è di tono minore, non si tratta però di carneadi dell'atletica leggera, tutt'altro. Tsyplakov, nell'alto, vanta un personale di 2.33 - un cm in più al coperto - mentre Mudrov, nell'asta, si presenta con un 5.80 - realizzato lo scorso anno - di tutto rispetto. Sempre nell'asta, questa volta al femminile, chance anche per la Mullina - 4.68 di personale - la Smerdova, invece, rientra nel pacchetto della marcia.

Il meraviglioso 2.03 della Kuchina