Ivana Spanovic regala, in chiusura di mattinata, la miglior prestazione. La serba, attesa nell'Europeo di casa, vola a 7.03 nelle qualificazioni del lungo e mette una seria ipoteca sull'oro. A contenderle la vittoria Klishina - 6.83 - e Ugen. La Strati, 6.49, manca per 2 cm l'accesso alla finale. Finale che conquista invece Silvano Chesani nell'alto. 2.28 - sei atleti a questa misura - e ottima impressione in vista dell'alto ultimo. Il 2.21 di Falocchi non vale il passaggio del turno.
Si annuncia entusiasmante il peso maschile. Storl e Bukowiecki piazzano già misure pesanti. Si va oltre i 21 metri, con il teutonico al comando. 21.16, contro il 21.06 del polacco.
L'Italia ottiene risposte confortanti anche dalla velocità. Gloria Hooper termina in terza posizione la sua batteria dei 60 - 7"35 - e approda in semifinale. Con lei anche la novità Bongiorni, 7"42 e nono tempo. La Haase - 7"14 - fa da riferimento per il gruppo. Al maschile, due britannici a dettare il passo. Kilty chiude in 6"61, un centesimo meglio di Etienne. Tumi, secondo nella quarta serie, è settimo assoluto. 6"69 il crono del velocista italiano.
Due prove dell'eptathlon in archivio. 60 metri e salto in lungo, questo il programma. Cairoli si batte bene, termina in 7"04 la prova di corsa e salta poi 7.55. L'azzurro ha 1815 punti, 30 in meno del francese Mayer. Urena e Distelberger - 6"94 - sono i più rapidi sui 60, mentre nel lungo è Bryant a decollare. 7.66 la sua misura.