Ha dovuto aspettare ben ventidue gare, ma alla fine Simon Schempp ce l'ha fatta. Nella mass start di Hochfilzen il tedesco sale finalmente sul podio in una competizione che assegna le medaglie. 

Lo fa portandosi a casa addirittura l'oro in una gara estremamente equilibrata, come la tradizione vuole quando si parla di mass start. Il successo di Schempp, già impostosi quest'anno in questo format ad Oberhof, conclude un Mondiale trionfale per la squadra teutonica. La Germania ha vinto, infatti, la bellezza di sette titoli su undici a disposizione. Numeri clamorosi per una nazione che è una delle corazzate delle discipline nordiche e del biathlon in particolare. 

Come spesso accade nelle mass start maschili nei primi due giri domina il tatticismo. Alla fine delle sessioni a terra sono addirittura sedici gli atleti senza errori. Uno dei pochi a sbagliare è Martin Fourcade che però non ha difficoltà a riportarsi sul gruppo di testa vista l'andatura non troppo sostenuta tenuta da chi si trova al comando. 

Il primo spartiacque della competizione è il terzo poligono. Sono otto gli atleti che escono immacolati da questa sessione di tiro. 

Tra questi troviamo il solito Lowell Bailey, che chiuderà questi Mondiali con un solo errore al tiro in gare individuali. Ci sono anche due austriaci, Landertinger ed Eder, due tedeschi, Schempp e Peiffer, e Martin Fourcade, Johannes Bø e il bielorusso Anev. 

Nel corso del quarto giro Fourcade decide di tenere un'andatura regolare, non creando così particolari scremature nel gruppo di testa, solo Bailey ed Anev, infatti, perdono qualche metro. 

Arrivano così a giocarsi il successo all'ultimo poligono in sei. Solo tre però riusciranno a non commettere alcun errore: Schempp, Eder e Bailey. L'austriaco si rende protagonista della solita serie in piedi fantascientifica per velocità di esecuzione e si avvantaggia così sul resto della compagnia. 

Commette, invece, due errori insoliti Martin Fourcade, il quale vede sfumare così la possibilità di salire sul podio in tutte le gare di questi Campionati del Mondo. Si giocano, invece, il successo due atleti capaci di trovare lo shoot-out: il già citato Eder e quel Simon Schempp ancora a secco di medaglie tra Mondiali e Olimpiadi. 

L'atleta teutonico si limita all'inizio a controllare e poi stacca Eder nel tratto più duro della pista, dimostrando per l'ennesima volta di essere cliente più che ostico nell'ultima tornata. 

Alle spalle dei due risale velocemente la china Johannes Bø, attardatosi per colpa di un bersaglio mancato nel quarto poligono. 
Il norvegese mette giù un ultimo giro di altissimo livello. Riesce, infatti, con irrisoria facilità a riportarsi su un affaticato Eder e a batterlo poi in volata. 

Per lui si tratta della terza medaglia in questa edizione dei Mondiali, curiosamente in tutti e tre i casi trattasi di medaglie d'argento. 
Bronzo, invece, per Eder che bissa così il gradino più passo del podio occupato già ieri nella staffetta. 

Chiude quarto un brillante Anton Shipulin che manca il podio a causa di qualche errore di troppo in piedi. Quinto, invece, Martin Fourcade il quale taglia il traguardo visibilmente contrariato perché conscio di aver buttato via l'ennesima medaglia per via di un ultimo poligono non in linea con le sue percentuali in piedi.

Gara sottotono per Dominik Windisch. L'atleta altoatesino chiude 24° con quattro errori.