Laura Dahlmeier concede il bis. Dopo aver vinto l'inseguimento nell'ultima edizione dei Mondiali, la tedesca si mette al collo la medaglia d'oro anche nella pursuit di Hochfilzen.
Partita in seconda posizione dopo l'argento nella sprint di venerdì, l'atleta bavarese controlla in maniera sapiente la gara gestendo le energie e limitando a uno gli errori al tiro.
A completare un podio regale ci pensano la rientrante Darya Domracheva e Gabriela Koukalova.
La compagna di Ole Einar Bjørndalen mancava dalle prime tre posizioni dall'inseguimento di Khanty Mansiysk della stagione 2014/2015. La bielorussa si rende protagonista di una rimonta straordinaria, risalendo addirittura dal 27° posto della sprint grazie ad una gara senza errori.
Bronzo per Gabriela Koukalova che riesce a rimanere sul podio nonostante un primo poligono estremamente complesso.
Doveva essere la gara del duello tra Dahlmeier e Koukalova. In realtà la sfida tra le due dominatrici della sprint si consuma solo fino al primo poligono, quando entrambe hanno qualche problema. Mentre però la tedesca riesce a salvarsi mancando un solo bersaglio, la ceca perde tantissimo tempo a causa di un problema con il caricatore che la innervosisce e la porta a sbagliare due volte.
Da qui in poi inizia un'altra gara, con Dahlmeier in fuga solitaria con il compito di gestire la rimonta dalle rivali. Lo fa tenendo un ritmo sostenuto sugli sci e soprattutto affrontando il poligono con la dovuta calma. Dopo il giro di penalità nella prima sessione di tiro Dahlmeier chiude gli altri poligoni senza alcun errore respingendo gli assalti delle atlete alle sue spalle.
Con il successo odierno la ventitreenne bavarese stabilisce un primato incredibile: si tratta, infatti, dell'ottavo podio consecutivo in una gara dei mondiali ed il tassametro continua a correre. Dahlmeier è già arrivata a quota dieci medaglie iridate e avrà ancora tre gare a disposizioni ad Hochfilzen per aumentare il proprio bottino e prolungare la striscia di podi consecutivi.
Dietro la tedesca la bagarre è feroce. A spuntarla alla fine è Darya Domracheva, autrice di una rimonta sensazionale.
La bielorussa recupera ben 25 posizioni per via di un'insolita precisione al poligono e del consueto, invece, passo notevole sugli sci.
Dopo aver saltato la stagione scorsa a causa della mononucleosi e la prima parte di questo inverno per maternità, Domracheva è tornata a gennaio, sfruttando le prime gare del 2017 per ritrovare la condizione ideale.
Ad Hochfilzen ha subito dimostrato di avere il passo che le compete sugli sci e oggi è arrivata anche la precisione al tiro. La sua rimonta è culminata con uno straordinario secondo posto che le vale la settima medaglia iridata in carriera.
Nell'ultimo giro ha provato addirittura a dare la caccia all'oro, ma Dahlmeier è stata abile a resistere nel tratto meno impegnativo della pista per poi accelerare nella lunga salita della parte centrale del tracciato. Non c'è stato, dunque, il duello Dahlmeier - Domracheva che avrebbe acceso il cuore degli appassionati, ma chissà che l'appuntamento non possa essere solo rinviato!
Ancora una volta tra le più brillanti sugli sci dobbiamo scrivere il nome di Gabriela Koukalova, terza con il quarto tempo nella parte sciata e con tre giri di penalità. Senza i problemi nella prima sessione di tiro con ogni probabilità la ceca se la sarebbe giocata di nuovo con Dahlmeier per fare il bis sprint/inseguimento. Arriva comunque un bronzo che sa di conferma dopo le ottime prestazioni dei primi giorni di gara.
In quarta posizione arriva un'altra rientrante, quella Irina Starykh, tornata dopo la squalifica per doping. La russa vince a sorpresa una volata a quattro battendo Braisaz, Dorin e Makarainen.
Buona la prova di squadra delle azzurre, con Wierer e Sanfilippo che senza un disastroso terzo poligono avrebbe potuto giocarsi le loro carte per il podio. Alla fine l'Italia piazzerà quattro atlete nelle prime diciassette posizioni.
La migliore è Wierer, decima con tre errori e addirittura con il quinto tempo sugli sci, fatto abbastanza insolito per lei; segue Vittozzi 14^ sempre con 3 bersagli mancati ed una grandissima Alexia Runggaldier, capace di finire la competizione senza percorrere l'anello di penalità e di recuperare ben 28 posizioni.
Federica Sanfilippo chiude, invece, 17^ con 4 errori.