Non poteva scegliere giorno migliore per sbloccarsi a livello individuale. Nella sprint di Hochfilzen Benedikt Doll timbra il cartellino per la prima volta (mai davanti a tutti in Coppa del Mondo), aggiudicandosi la medaglia d'oro iridata.
Il tedesco trova un'insolita gara da dieci su dieci al poligono in una competizione estremamente selettiva al tiro. Decisiva soprattutto la sessione in piedi, dove trova lo zero a dispetto del 70% sparato in stagione.
Alla fine Doll vincerà per soli 7 decimi, sconfiggendo negli ultimissimi metri un Johannes Bø che sembrava avviato al successo dopo il secondo poligono. Anche il norvegese ritrova oggi la precisione al tiro, ma lo shoot-out non gli basterà per vincere la gara. Il ventitreenne di Stryn, infatti, crolla nell'ultimo giro, perdendo i nove secondi di margine che aveva all'uscita della sessione di tiro in piedi.
Terzo chiude, invece, un Martin Fourcade più falloso del solito al poligono, ma in grado comunque di portare a casa la seconda medaglia in questa edizione dei Mondiali, la ventiduesima in carriera (meglio di lui solo Ole Einar Bjørndalen a quota 44!).
Come sovente accade ad Hochfilzen, la sprint si dimostra una gara aperta a scenari sorprendenti. Nel contesto di gara preferito da Lars Berger, capace di vincere tre sprint sulla pista austriaca, ad imporsi è un altro atleta che ha le stimmate del cavallo pazzo: Benedikt Doll. Prima della gara odierna il tedesco aveva dimostrato di avere un enorme talento sugli sci stretti, ma di mancare di quella continuità al poligono necessaria per togliersi grandi soddisfazioni.
Non è un caso, dunque, che fin qui non avesse mai ottenuto una vittoria in Coppa del Mondo, piazzandosi tre volte sul podio. Oggi disputa la solita prova di alto livello nella parte sciata, dove chiude con il terzo tempo assoluto dietro solo a Fourcade e ad Eberhard, e pesca letteralmente il jolly al tiro. Il poligono odierno ha fatto cadere alcuni dei principali favoriti di giornata, su tutti Martin Fourcade, Shipulin e Schempp.
Doll, invece, chiude la competizione senza errori e sfodera un ultimo giro molto solido.
Sono proprio gli ultimi chilometri la parte decisiva della gara. L'atleta teutonico è certamente uno dei più veloci del lotto nell'ultimo giro e anche oggi lo ha dimostrato dando la paga ad un atleta che non possiede la sua stessa resistenza, ovvero Johannes Bø. Il giovane norvegese risponde dopo la brutta prova della staffetta mista con due poligoni enciclopedici.
Quando Bø sta bene, riesce a piazzare delle serie in piedi spaziali e oggi nella seconda sessione è stato superbo (quinto shooting time).
Nell'ultimo giro, però, si trova totalmente svuotato di energia e finisce col perdere la gara per soli 7 decimi. Per lui si tratta comunque della settima medaglia ai mondiali. La gara odierna è inoltre un buon viatico in vista dell'inseguimento di domani dove partirà appaiato con Doll e con un discreto margine nei confronti di Martin Fourcade.
Il dominatore della stagione di Coppa del Mondo si deve accontentare (si fa per dire) della medaglia di bronzo. Fourcade è stato letteralmente nell'occhio del ciclone negli ultimi giorni per le polemiche con il rientrante Loginov (squalificato per due anni per doping e tornato proprio alla vigilia dei Mondiali) e con l'intera squadra russa.
Non sappiamo se la sua prestazione sia stata influenzata delle polemiche delle ultime ore, ma oggi Fourcade ha commesso qualche errore di troppo, negandosi di fatto le possibilità di vittoria.
Nonostante i due giri di penalità arriva però l'ennesima medaglia e domani proverà a vincere l'alloro più prestigioso. Il cinque volte detentore della sfera di cristallo deve recuperare 23 secondi, ma la sensazione è che non si tratti di un'impresa impossibile, soprattutto se consideriamo che i primi due di giornata sono propensi a sbagliare al tiro.
Sono diversi i delusi di giornata. Al primo posto c'è sicuramente la sopracitata squadra russa, il cui migliore è quel Garanichev (10°) che non avrebbe dovuto gareggiare alla vigilia per fare posto al contestato Loginov. Male, invece, Anton Shipulin che chiude diciassettesimo con chiude ventunesimo con 3 errori.
Deve rinviare ancora l'appuntamento con il primo podio individuale ai Mondiali, Simon Schempp che manca un bersaglio a terra e finisce al nono posto. Buono il rientro di Tarjei Bø, quattordicesimo con un errore; estremamente sottotono, invece, la prova di Svendsen, solo 36° con due giri di penalità.
Per quanto riguarda gli azzurri, discreta la prova di Dominik Windisch. Per lui un diciottesimo posto nonostante due errori e nonostante una prova sugli sci leggermente sotto i suoi standard (21° tempo nella parte sciata). Buonissima la prestazione di un Giuseppe Montello in crescita, 44° con due errori; più indietro, invece, Thomas Bormolini e Lukas Hofer, rispettivamente 46° e 56°.