Una grande atleta, talentuosa quanto sfortunata. Ma soprattutto, una ragazza simpatica, solare e sempre sorridente, campionessa dentro e fuori le piste. Capace di ritornare più forte di prima dopo i tanti, troppi infortuni che ne han contraddistinto e rallentato la carriera.
Ma che non le hanno impedito di conquistare sette podi e tre vittorie in Coppa del Mondo, arrivate tutte nelle discipline veloci. Dove conta il coraggio di buttarsi giù, di rischiare ogni traiettoria sul filo e ben oltre i cento all'ora: due vittorie in discesa libera, una in Super G. E poi c'è la sua favola più bella, l'oro olimpico di Sochi, ancora una volta in discesa libera. Poco importa se in condivisione con Tina Maze. Il calcione dato alla jella atavica che l'ha sempre perseguitata (e che non mancherà di andarle a fare visita, si veda la caduta di Cortina che le è costato il Mondiale di Vail) vale più di ogni altra cosa. L'inno assaporato nota per nota, mentre il pensiero scorre chissà dove, magari a quattro anni prima e a quel volo terrificante sulla pista di Wistlher che tenne il Mondo con il fiato sospeso. O alle tante botte rimediate nelle gare, da mettere in conto se si sfida la neve a tutta velocità.
A ventinove anni, Dominique ha deciso che è giunta l'ora di appendere gli sci al fatidico chiodo. Non avrà di certo tempo per annoiarsi, dato che èuna persona dai mille interessi. Non ultimo quello di pilotare aerei di piccola taglia per cui ha il brevetto.
La Gisin è anche molto amata dalle colleghe per la disponibilià e la dolcezza. E per quei piccoli gesti come cedere il proprio posto di business class in aereo a una collega infortunata affinchè potesse viaggiare più comodamente, come accaduto in occasione dell'ultimo grave infortunio patito da Sofia Goggia nel 2014 a Lake Louise.
In bocca al lupo per la tua nuova vita, Dominique!