Si apre la rassegna mondiale di Kontiolathi, con una gara, la staffetta mista, aperta a soluzioni differenti. Decide in primis il manto nevoso, perché il caldo rende la pista difficile, friabile, gli sci sprofondano e sul passo emergono differenze sostanziali. Il poligono non è proibitivo ed è quindi l'attitudine fondistica a decidere la sorte della contesa. Un contesto di gara che non avvantaggia l'Italia, già lontana in prima frazione, dove Wierer, sottotono, paga duramente i 6 km previsti per le due frazioni al femminile. Una prima serie condita da qualche imprecisione, tanta fatica nei tratti duri. Il resto è gara di rincorsa, Oberhofer si difende, sfortunata nel perdere una quindicina di secondi nella serie a terra, Windisch e Hofer mostrano segnali di ripresa, con Lukas che perde la lotta per la sesta piazza con la Germania di Doll. Per aggressività e condizione un buon segnale.
Oro Repubblica Ceca, argento Francia, bronzo Norvegia, podio nobile, deciso però solo nella quarta frazione. Vitkova consegna al cambio il testimone a Soukalova, ma da dietro l'impressionante incedere di Bielorussia e Finlandia, con Domracheva e Makarainen cambia lo scenario della staffetta. A metà gara le grandi favorite, eccezion fatta per la Rep.Ceca, sono lontane. Dorin tiene a galla la Francia, ma Beatrix non recupera in terza, mentre J.Boe esplode il suo talento nell'ultimo giro per dare il cambio al fratello in rampa di lancio.
Si chiude con una serie di fuoriclasse al via. Chepelin chiude i suoi 7.5 km mantenendo la prima posizione, e la Bielorussia intravede speranze di medaglia, quando parte Liadov. Alla sua caccia Moravec, T.Boe e Fourcade. Martin Fourcade è il più veloce, accorcia sugli sci e mette in scena una lezione di tiro - al pari dell'austriaco Eder, quinto al termine - recupera 40 secondi in pochi chilometri e restituisce linfa alla gara. Moravec non trema in piedi, sfrutta una ricarica per ripartire senza giri di penalità, Liadov crolla, e vede andarsene le medaglie, Fourcade salta Boe, il distacco dalla vetta è sotto ai 20 secondi, ma lo strappo iniziale appesantisce anche il più forte di tutti. Boe prova la sorpresa sull'ultima scalata, ma non cambia nulla.
Oro Repubblica Ceca, squadra compatta, di livello, argento Francia, Bescond male al lancio, bronzo Norvegia, qualche pecca al femminile con Horn e Eckhoff. Liadov digrigna i denti, sprinta fino alla fine ma è quarto. Poi Eder, Doll e Hofer.