Nella moria di favorite, la spunta Annina Fenninger, che piazza la zampata proprio nella gara più importante della stagione. L'austriaca si è improvvisamente risvegliata dopo una stagione soporifera, e mantiene in casa la medaglia d'oro in Super-G, che era stata della connazionale Fischbacher quattro anni fa. Una gara anomala, in 18 su 47 non arrivano al traguardo, e la favorita Lara Gut, già bronzo in discesa, si deve accontentare del quarto posto.

La tracciatura austriaca si è rivelata essere molto difficile per le atlete, ma alla lunga si è rivelata ideale per la Fenninger. Ad un passo dal bis d'oro Maria Riesch, in testa per tutta la gara, ma tradita dal salto finale. Quarta medaglia olimpica per lei, e nona tra Mondiali ed Olimpiadi. Uscita nel finale anche Elizabeth Goergl, al traguardo in lacrime. Fuori dal podio, clamorosamente, anche Tina Maze, oro ex-aequo in discesa, e quinta oggi, a 10 centesimi dal bronzo. Quindi anche la slovena si iscrive al libro delle scontente, così come la sopracitata Gut, che per la cronaca al libro si era già iscritta dopo il bronzo in discesa.

Lontane le azzurre, che comunque non partivano tra le papabili per la medaglia. La migliore è Nadia Fanchini, decima, subito dietro di lei Verena Stuffer, undicesima. Fuori invece Dada Merighetti e Francesca Marsaglia. Fuori, come le due azzurre, anche Dominique Gisin, ora in discesa a pari merito con la Maze, che non ha saputo ripetersi oggi. Chiude ottava e lontana Julia Mancuso, che comunque la sua immancabile medaglia già se l'è messa al collo.

Seconda medaglia dopo quella in super combinata per Nicole Hosp, rinata in questa stagione, tornando ai fasti di Torino 2006, quando vinse l'argento in slalom. Un'altra delle favorite, Tina Weirather, non è scesa in pista a causa dell'infortunio che già l'aveva esclusa dalla discesa libera, davvero sfortunata.