Tempo di primi verdetti per il Circo Bianco ed il Circo Rosa. Il weekend di Soelden, infatti, ha dato le prime indicazioni sull’anno che culminerà con l’appuntamento olimpico di Sochi.
In campo maschile, Ted Ligety ha confermato di essere il miglior gigantista del Mondo con ampio margine sugli avversari. Pinturault e Hirscher sembrano gli unici che potrebbero ridurre il gap dall’americano in tempo per Sochi.
Se per la coppetta di Gigante il discorso sembrerebbe chiuso già prima di iniziare, per quanto riguarda la coppa generale Hirscher pare già in buona forma ma a rendere le cose complicate per il campione austriaco potrebbe essere Svindal. Il norvegese è partito davvero forte centrando un bellissimo quarto posto sul Rettenbach ed ha così commentato l’ottimo risultato ottenuto: “un quarto posto al gigante inaugurale di Soelden è un buon modo di cominciare la stagione. E' il miglior risultato che ho mai ottenuto qui tranne la mia vittoria del 2007. Ma nel 2007 ero il miglior gigantista al mondo. Pian piano sono diventato più velocista. E Soelden non di certo una pista per velocisti. E' un muro molto lungo e tecnico dopo gli specialisti posso mostrare la loro tecnica. Dunque come ho detto sono felice del quarto posto. E' solo una gara ma spero davvero di essere in grado di poter stare con i migliori gigantisti. Ho lavorato molto in gigante questa estate, è molto più divertente gareggiare se puoi lottare per il podio invece che per il 5/o, 6/o, 7/o posto. Ligety, Hirscher e Pinturault sono migliori, come nella scorsa stagione. Ma magari un giorno riuscirò a trovare il modo di salire sul podio in gigante.”
Da segnalare, poi, l’ottima prestazione della squadra francese, capace di piazzare ben 6 atleti tra i primi 11 della classifica. Dietro all’asso Pinturault terzo al traguardo, infatti, hanno trovato una grande prestazione Missilier, quarto pari merito con Svindal, Fanara, Richard, Faivre e Blondin, rispettivamente settimo, ottavo, nono e undicesimo.
Chi invece non può dirsi per nulla soddisfatta è la compagine azzurra. Blardone e soci, complice anche una scarsa forma, hanno deluso alla debutto stagionale. Alla fine il migliore è risultato proprio Massimiliano, che ha chiuso al 17esimo posto una gara tutt’altro che esaltante, ancor più dietro Moelgg e Eisath rispettivamente 25esimo e 26esimo. Fuori alla prima manche Simoncelli e gli altri azzurri.
Se il campione in carica di coppa del Mondo, Hirscher, riesce a mantenersi sulla cresta dell’onda tra gli uomini, non così bene si può dire di Tina Maze. L’assoluta regina delle nevi della scorsa stagione, infatti, è sembrata ancora un po’ impacciata, forse per via di carichi di lavoro non ancora smaltiti, ed ha dovuto accontentarsi della 18esima piazza, a più di 3 secondi dalla vincitrice Lara Gut.
Proprio la svizzera, grazie alla sua polivalenza, potrebbe essere la vera mina vagante della stagione. Lara, insieme a Maria Riesch, che però potrebbe volersi maggiormente concentrare sull’olimpiade, e alla prossima rientrante alle competizioni Lindsey Vonn, potrebbero essere le principali avversarie di Tina Maze alla conquista della coppa di cristallo.
La migliore delle azzurre è stata Nadia Fanchini, 14esima al traguardo. La finanziera bresciana è stata protagonista di una pessima prima manche, con una qualifica ottenuta sul filo del rasoio. Al contrario, durante la seconda prova, Nadia ha dimostrato di essere in grado di confrontarsi con le migliori atlete della specialità, strappando il miglior tempo di manche oltre ad un buonissimo recupero in classifica. L’azzurra ha così commentato la propria prova: “Non sono contenta della mia prima manche. Ho perso l'approccio e ho sciato male. Nella seconda sono stata, invece, in grado di reagire. Questa è sicuramente la cosa più positiva di oggi. Sapevo di non essere andata bene in allenamento, ma la voglia di riscatto era tanta. Il miglior tempo nella seconda manche mi ha dato un'indicazione: ho capito anch'io dove posso arrivare in gigante”
Dietro in classifica le altre azzurre, con Denise Karbon 19esima e Federica Brignone al rientra dal lungo infortunio che ha concluso al 25esimo posto.