
E’ il nome nuovo e il volto fresco dello sci alpino al femminile. È una peperina americana di soli 17 anni, 65 chilogrammi spalmati su 170 cm, faccia furbetta e uno sponsor italiano che crede in lei. Ieri ha centrato la sua prima vittoria in Coppa del Mondo, dopo che già a fine 2011 si era fatta notare salendo sul terzo gradino del podio nello speciale di Lienz, dietro a due mostri sacri come Marlies Schild e Tina Maze: stiamo parlando di Mikaela Shiffrin da Veil, Colorado, dove ha respirato la stessa aria buona che ha aiutato a crescere quel fenomeno di Lindsey Vonn. All’illustre connazionale rende 10 chili e quasi altrettanti centimetri. Forse un po’ troppo leggerina per le discipline veloci, ma nelle discipline tecniche è davvero un piacere vederla in azione: testa bassa e caricare, con il piede sempre pigiato sull’acceleratore anche a costo di saltare. Qualche volta, come accaduto ad esempio nel gigante di Are di mercoledì, è proprio questo il suo destino. Ieri però ha corso da fenomeno quale è e ha messo in riga tutte, compresa la gasatissima svedesina Hansdotter e la sempre più lanciata Tina Maze che, abbandonato il broncio misto a lacrime del giorno prima, si è aperta in un sorriso per un terzo posto che sa sempre più di oro in ottica Coppa di cristallo. Malgrado la giovanissima età, il nome di Mikaela circola da un bel pezzo fra le bocche di tecnici e addetti ai lavori che vedono in lei una predestinata: terza ai mondiali Juniores nel 2011, dietro alla Depauli e alla svedese Swenn-Larsson, nello stesso anno debutta in Coppa del Mondo in Repubblica Ceca, dove però esce alla prima manche dello slalom gigante di Spindleruv Mlyn. Si rifà ampiamente però conquistando il titolo assoluto di slalom negli Stati Uniti, titolo che poi bisserà in questo 2012. Un anno magico per lei, dal momento che sono poi arrivati un altro podio in Coppa del Mondo a Levi e la vittoria di ieri. Un risultato che oltreutto la proietta anche in testa alla classifica di specialità proprio dello slalom.
La ragazza della porta accanto - Se in pista Miki ha talento e grinta da vendere, al di fuori è la classica ragazza della porta accanto, che piange e si commuove per la vittoria dedicandola alla persona per lei più importante: la mamma. Una mamma che la segue sempre, a ogni gara e che Miki vuole sempre con sè. “La mia gara?” ha dichiarato con gli occhi lucidi davanti al microfono “Ho solo cercato di… volare su questa neve. Non so davvero cosa dire, ora vorrei solo abbracciare forte mia mamma. Ho bisogno di calmarmi un attimo e pensare bene a quello che sono riuscita a fare oggi…”. La Shiffrin ama avere un rapporto diretto e trasmettere le sue emozioni ai fan e per questo ha sia un account Twitter che una pagina Facebook. E proprio dai social emerge un altro lato della personalità di Mikaela, ovvero la sua sensibilità verso chi è stato meno fortunato di lei. Si legge infatti sulla sua pagina Facebook: “Stanotte ho incontrato una giovane ragazza svedese, Emma Lundell. Ha la leucemia. Lei è bellissima. Le ho raccontato una storia su un mio amico che ha avuto un tumore, che è guarito e sta bene. Mi è stato detto che ho sciato come Marcel Hirscher stasera, e ho detto che questo complimento è stato il più bel regalo di Natale che potessi avere, ma non era vero, il più bel regalo che potessi avere è stato vedere Emma sorridere”.
Futuro – Miki ha tutto per poter scrivere una fetta importante della storia dello sci alpino, perlomeno nelle discipline tecniche, dove si prospettano duelli stellari con le regine di slalom e gigante. Purtroppo l’ennesimo infortunio della carriera ha tolto di mezzo Marlies Schild, la cui stagione è terminata in anticipo e suo malgrado in sala operatoria, privandoci di fatto di una lotta che prometteva scintille, sebbene i presupposti non manchino con la nouvelle vague made in Sweden. In gigante di sicuro ci sarà da divertirsi, con Super Tina, Tessa Worley e Lindsey Vonn - se ritrova la condizione ottimale – che di sicuro troveranno in questa irriverente e pestifera americanina un’avversaria degna di tale nome.

