Dopo i primi due Rally della stagione in cui aveva portato a casa altrettanti ritiri, Kris Meeke risorge ed in Messico vola. Il pilota della Citroen, al rientro dopo un anno di stop, ha risposto di carattere alle critiche giuntegli dopo i primi due Rally dell’anno, vincendo un importantissimo Rally del Messico, che rilancia tutte le ambizioni di Citroen e di Meeke in chiave iridata. Vittoria importante quella sudamericana, soprattutto dopo gli ultimi due Rally, ma vittoria quasi fondamentale per Citroen, che nei primi due Rally si era dovuta accontentare di due 5° posti con Craig Breen, che aveva salvato la casa francese con la vecchia DS3.
La vittoria, che sembrava ormai raggiunta, stava per sfumare a 2 km dall’arrivo della Power Stage, quando Meeke ne stava per combinare un’altra delle sue. Uscito bene da un salto, ha affrontato con troppa veemenza una curva ed è uscito largo, centrando una vettura e dovendo fare lo slalom tra le altre auto parcheggiate. Alla fine auto quasi sana, ma comunque salva al traguardo e 23" persi, ma tappa comunque nelle sue mani. Meeke diventa così il terzo vincitore in stagione, dopo Ogier e Latvala.
Proprio Ogier stava per approfittare dell'errore di Meeke, ma alla fine ha chiuso al 2° posto con 13"8 di ritardo da Meeke. Ogier dopo un inizio così così anche a causa di una posizione di partenza sfavorevole, è riuscito a rimontare, fino a portarsi a pochi secondi da Meeke. Il francese riesce comunque a recuperare la testa della classifica, soprattutto grazie alla sua costanza, che potrebbe essere l'arma in più per lui, e per il team, nella corsa all'alloro.
Arriva al traguardo Meeke e ci arriva anche Thierry Neuville, che dopo aver buttato nelle ortiche e nella neve due vittorie già quasi sicure, si deve accontentare del podio. Il belga è stato rallentato da alcuni problemi tecnici della sua Hyundai, che si mostra ancora fragile ed ha chiuso a 59.7" da Meeke. Il 28enne è riuscito ad arrotondare il bottino vincendo la Power Stage, davanti ad Ogier, Tanak, Latvala e Sordo.
Proprio Tanak chiude al 4° posto assoluto con 1'18" di ritardo dal vincitore, ma conferma tutto il potenziale della nuova Ford Fiesta Wrc+ e si dimostra nuovamente un pilota costante. Alle spalle dell'estone si piazza il neozelandese Hayden Paddon, che dopo lo sfortunato Rally di Montecarlo ed il 7° posto svedese, si migliora e raggiunge una buona Top5.
Deludono le due Toyota, in difficoltà sui terreni sabbiosi e ghiaiosi del Messico. Jari-Matti Latvala, che un mese fa scriveva la storia in Svezia, chiude solo al 6° posto e deve rinunciare alla testa del Mondiale, che scivola nelle mani dell'ex-compagno di team Ogier. Alle spalle del finnico, chiude il connazionale e compagno di team Juho Hanninen, che prende 5'06"2 da Meeke e chiude al 7° posto assoluto, dopo la vittoria della stage di apertura.
Male anche Dani Sordo, anche lui alle prese con i problemi della Hyundai, che chiude soltanto in 8a posizione a 5'22 dal primo posto, nonostante due vittorie di speciale. Ultimo pilota Wrc a punti è Elfyn Evans, che con il 9° posto a 8'41"8 porta a casa due punti iridati, dopo le buone prestazioni di Montecarlo e Svezia. Chiude la Top 10, ma trionfa nella categoria Wrc2, Pontus Tidemand, che chiude il suo rally del Messico a quasi 11' dal primo posto. Lorenzo Bertelli, all'esordio nel Wrc, è 16° e risulta il primo pilota a più di 1h di distacco da Meeke, però c'è la soddisfazione di aver portato a termine un rally massacrante come quello del Messico.