La Dakar è la competizione più dura e pericolosa del mondo. Numerose sono le edizioni in cui piloti e non hanno perso la vita. Quest’anno non è stato diverso e le vittime di oggi sono state ben tre: due giornalisti, Augustín Mine e Daniel Diambrosio, ed un motociclista, Eric Palante.
Il pilota belga, 50 anni e padre di cinque figli, partecipava alla sua undicesima edizione della Dakar ed era dunque un pilota esperto che faceva parte della categoria dei piloti senza assistenza. Il suo corpo senza vita è stato rinvenuto questa mattina alle 8.30 (ora locale) al chilometro 143 dal camion che stava appunto cercando la sua moto. Secondo quanto riferito dall’organizzazione, non sarebbe arrivata nessuna segnalazione di soccorso. Il malcapitato pilota, ormai un habituée della Dakar, era riuscito a portare a termine solo quattro delle edizioni alle quali aveva preso parte, mentre nelle restanti sei non era riuscito ad arrivare alla tappa finale. Quest’anno, all’undicesima edizione, era deciso a far bene, come riferito dall’organizzazione: “Quest’anno aveva l’ambizione di imporsi nella sua categoria. Conosceva perfettamente la prova di cui, negli anni, era diventato un pilastro”.
Oltre ad Eric Palante anche due giornalisti sono deceduti durante la quinta tappa della Dakar 2014. Augustín Mine, studente di giornalismo, e Daniel Diambrosio, editorialista ed ex navigatore di rally, sono rimasti vittime di un incidente sulla Nissan che li trasportava. Il camion è caduto in un burrone mentre affrontava un tornante. Nell’incidente sono stati coinvolti anche Martín Delgado e Rodrigo de Quesada, fotografi che viaggiavano con le due vittime. Questi ultimi, però, non sono in pericolo di vita.