Gli ultimi risultati in casa Milan, uniti a quelli delle squadre che precedono i rossoneri, hanno probabilmente fatto sfumare le speranze residue di quarto posto e di Champions League la prossima stagione. Ora però serve guardarsi le spalle, perchè Fiorentina e Atalanta non mollano la presa sul sesto posto in questo momento occupato dalla squadra di Gattuso. Obiettivo minimo della stagione l'Europa League che è comunque Europa e permette di fare esperienza e avere anche introiti economici.

Il campionato, dopo il pari con il Sassuolo, propone intanto la proibitiva sfida casalinga contro il Napoli ancora in lotta per lo scudetto, almeno secondo la matematica. Non proprio l'avversario più comodo da affrontare in questo momento del campionato, in cui il Milan comincia ad avere il fiatone dopo diversi mesi giocati a ritmi alti, ma anche con gli stessi giocatori sempre impiegati per mancanza di alternative all'altezza. Tra i dubbi che accompagnano Gattuso verso la sfida di domenica c'è sicuramente quello legato al nome del centravanti da schierare dal primo minuto nel 4-3-3 rossonero. E forse mai come questa volta Andrè Silva, Cutrone e Kalinic partono quasi alla pari.

Il portoghese è stato quello provato dal primo minuto sui campi di Milanello per ultimo in ordine temporale. Il finale di stagione sta mostrando un giocatore in crescita sotto l'aspetto fisico e delle letture, mentre sulla sua tecnica non ci sono mai stati troppi dubbi. Andrè Silva potrebbe quindi partire dal primo minuto, dopo essere rimasto in panchina dall'inizio nel derby e contro il Sassuolo. Un mix di velocità e piedi buoni quindi per provare a mettere in difficoltà una difesa importante come quella di Sarri.

Patrick Cutrone è l'attaccante che ha segnato di più tra quelli a disposizione del Milan. In area probabilmente è quello che ha più senso del gol di tutti, ma a livello tecnico i miglioramenti devono essere ancora molti. Non a caso Gattuso non manca di sottolineare spesso e volentieri questo aspetto quando parla del suo giovane attaccante. La sua scelta sarebbe orientata forse verso una partita più di contropiede e sacrificio senza palla.

Infine Nikola Kalinic. Fino a dieci giorni il problema legato al croato non si sarebbe nemmeno posto. Nel senso che l'ex Fiorentina era ultimo nelle gerarchie offensive di Gattuso. Contro il Sassuolo però l'ha raddrizzata lui, anche con un gol notevole dal punto di vista tecnico, dentro l'area di rigore dei neroverdi. Il ritorno al gol dopo quattro mesi di astinenza potrebbe averlo sbloccato e Gattuso potrebbe scegliere di provare a insistere su di lui, sull'ultimo attaccante ad averla buttata dentro per il Milan.

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Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni