Per la prima volta dopo mesi, ha parlato Patrik Schick, attaccante della Roma che però in giallorosso sta vivendo una stagione non esaltante. Guai fisici e problemi d'ambientamento lo hanno frenato. Il ceco, dal ritiro della sua Nazionale, ha espresso il suo pensiero: "Le cose non sono andate come immaginavo, ma io dimostrerò che sono da Roma. Anche perché davanti ho uno degli attaccanti più forti al mondo, Dzeko, e da lui imparerò tutto. A Roma sto bene, non penso minimamente di andare via". Proprio l'attaccante bosniaco è stato uno dei compagni di squadra con cui ha legato maggiormente: "Edin è fortissimo, è il prototipo dell'attaccante moderno e parla anche ceco. Siamo molto legati".
Schick non vuole darsi per vinto, ammettendo però che avrebbe sperato che la sua prima annata romanista andasse diversamente: "A Roma c'è tanta pressione, ho provato a non sentirla ma non è facile. Adesso tutto dipende da me, da come mi allenerò e farò di tutto per entrare nella formazione titolare". Schick, reduce da un'ottima stagione con la maglia della Sampdoria, nella quale era un cardine della squadra di Giampaolo, non è riuscito ad imporsi nella Capitale. La sua giovane età, la mancanza d'esperienza a grandi livelli e svariati problemi fisici gli hanno giocato un brutto scherzo.
Si cela tanto rammarico nelle parole dell'attaccante ceco quando ricorda l'estate scorsa, trascorsa tra mille situazioni non facili, il più serio legato ai problemi di cuore. In campo, inoltre, tatticamente Eusebio Di Francesco spesso gli ha chiesto cose che non rientrano nel suo bagaglio tecnico, come il ruolo di esterno destro nel tridente: "Non ho vergogna a dirlo, ma in questo momento mi mancano sicurezze, ho perso un pò di fiducia in me stesso. Conto però di ritrovarla, voglio dimostrare di essere da Roma. Non voglio cercare scuse, ma all’inizio ci sono stati dei problemi. Prima con il cuore, e non ho fatto la preparazione, poi ho avuto dei problemi muscolari, molto fastidiosi, dovuti forse alla troppa fretta, avrei dovuto lavorare più serenamente e svolgere il mio lavoro con più parsimonia ed invece sono stato un pò troppo irruento nelle mie cose. Io non voglio andare da nessuna parte, il mio futuro è alla Roma".