Il momento del Milan è difficile, molto difficile e i risultati sul campo sono solo la parte più evidente di quello che sembra essere un problema ben più radicato all'interno della squadra. Un gruppo che a parole parla di serenità e passi in avanti verso dei miglioramenti che però sembrano essere sempre dei miraggi lontani, continuamente rincorsi, ma mai raggiunti. La gara con il Bologna a San Siro, anche per questi motivi, è molto delicata per la squadra di Gattuso.
Milan che è rientrato a Milanello dopo la pessima prestazione in Europa League contro il Rijeka ed è subito tornato in campo per preparare la gara contro l'ex Donadoni. I giocatori in campo in Croazia sono rimasti all'interno della palestra del centro sportivo per un lavoro defaticante. Tutti gli altri sono scesi in campo per lavorare sotto ogni punto di vista: fisico, tattico, con una partitella finale per chiudere la seduta. Dalle ultime indiscrezioni che arrivano da Milanello, Gattuso sembra intenzionato a cambiare modulo per la sfida contro il Bologna. Un cambio che sa di passato, perchè il tecnico sembra intenzionato a riproporre quel 4-3-3 che era stato il sistema di riferimento della scorsa stagione con Vincenzo Montella sulla panchina rossonera.
Donnarumma; Abate, Musacchio, Bonucci, Rodriguez; Kessié, Montolivo, Bonaventura; Borini, Kalinic, Suso. Questa la formazione ipotizzabile in questo momento. Manca ancora l'allenamento di rifinitura della giornata di sabato, ma le indicazioni sembrano poter essere abbastanza precise verso la sfida di San Siro. Possibile che la squalifica di Romagnoli possa aver inciso sulla possibile decisione di Gattuso, visto che l'ex Roma è l'unico centrale mancino a disposizione del Milan. A quanto pare, quindi, giocare con una difesa a tre composta solo da giocatore di piede destro non convince fino in fondo Gattuso. Bonaventura dovrebbe tornare a fare la mezzala, Abate ritrovare un posto da terzino destro e Borini avanzare di nuovo sulla linea degli attaccanti. Eccole le mosse di Gattuso per cercare di ritrovare quella vittoria che a San Siro manca dal 20 di settembre.