E' una Roma bella, cinica, ermetica e sopratutto vincente quella che all'Olimpico asfalta un abulico Chelsea di Antonio Conte, travolgendolo per 3-0 e conquistando così il primato in classifica proprio ai danni dei blues londinesi. Partita senza storia dal primo all'ultimo minuto, con i capitolini che assediano la trequarti ospite e trovano il vantaggio già con El Shaarawy dopo quaranta secondi. Il Faraone bissa qualche minuto più tardi, prima del tris di Perotti a legittimare il punteggio finale.
Ai microfoni di Mediaset Premium Eusebio Di Francesco, visibilmente raggiante, ha così commentato quanto accaduto: "Sapevamo che avremmo potuto soffrire per come stavano loro, siamo stati bravi a soffrire quando necessario e questo fa parte del processo di crescita. Io vi dico che questa partita deve essere un punto di partenza. I ragazzi ci hanno messo un pochino a capire ciò che voglio, questo percorso deve continuare, chi sta in campo sa cosa deve fare".
Uno sguardo anche alle prestazion individuali dei suoi giocatori: "Florenzi? Mi ha chiesto il cambio perché era morto, ci può stare quando giochi sempre, ho rivisto il Florenzi dei vecchi tempi. El Shaarawy? Ha continuità, non sta rimanendo isolato come fatto in passato, ha fatto due gol ed è quello che voglio dai miei due esterni, sono contento della sua crescita". Ed infine, una battuta anche in generale sull'atteggiamento dei suoi laterali: "Mi piace che i miei esterni vadano dentro a giocare e oggi l’hanno dimostrato".
Uomo partita sicuramente l'attaccante esterno giallorosso, capace di mettere a segno una doppietta decisiva nel primo tempo: “È stata la mia prima doppietta in Champions League, ci teniamo stretta questa vittoria. Essere in testa al girone significa tanto, quanto è uscito il girone c’era scetticismo, ma siamo andati a Londra fare una bella partita, non è finita e ora dobbiamo tenere la prima posizione. C’è stato il mio compleanno, è stata una settimana piena di emozioni”.
Gli fa eco, guardando anche a cosa ha cambiato Di Francesco in questa stagione, Daniele De Rossi: "Dicevo negli spogliatoi prima del match che noi non viviamo molte serate di gloria in Champions League, io ricordo ancora la vittoria sul Chelsea di dieci anni fa, abbiamo preso anche batoste. Una vittoria così rimane nella testa, non è che vinciamo per farci le foto e metterle nel comodino ma per andare avanti. Il Qarabag sembrava una squadra materasso, invece ha pareggiato ancora".
E sul modo di imporre calcio di Di Francesco, la chiosa: "A me piace il modulo con cui stiamo giocando, Di Francesco ha cambiato modo di aggredire l’avversario e si vede in modo palese, siamo sempre stati aggressivi contro tutti gli avversari anche contro chi temevamo, è un piccolo passo avanti che abbiamo fatto. Anche le sconfitte che abbiamo subìto ci hanno fatto capire quale sia la strada. Di Francesco è la chiave del cambiamento? Si vede quale sia il suo input, qui a Roma verranno fatti proclami alla stessa maniera di come quando siamo stati bollati come scemi per il pareggio contro l’Atletico e nella vittoria con il Qarabag sembrava dovessimo chiedere scusa. Contro la Fiorentina è una partita importante in una competizione dove forse possiamo sperare di più".