Non le manda a dire, James Pallotta, che dal ritiro romanista di Boston analizza l'attuale momento della sua Roma e non disdegna una stoccata a Walter Sabatini, ex dirigente ormai agli ordini dell'Inter. In merito al rapporto proprio con Sabatini, il presidentissimo non si risparmia: "Mi è dispiaciuto che il nostro rapporto si sia rotto - ha detto - ma c'erano divergenze nell'ultimo periodo su come il nostro lavoro andasse condotto. Peccato perché Walter mi è sempre piaciuto come persona e continua a piacermi". E, parlando proprio della sua attuale professione, Pallotta rincara la dose: "Però trovo incredibilmente divertente e curioso che io fossi quello che spingeva per ingaggiare Spalletti e che lui fosse quello contrario, visto che adesso sono ancora insieme nell'Inter".
Analizzando il momento della rosa, al contrario, il numero uno giallorosso plaude al lavoro di tutti: "Sono molto felice del nuovo gruppo di lavoro, dal primo all'ultimo di quelli che lavorano nella Roma. E' un'equipe che mi piace tanto. Dal direttore sportivo all'allenatore fino ai giocatori che abbiamo acquistato. Sono ottimista per il futuro, non vedo l'ora di vedere all'opera questa grande squadra per quest'anno e anche per molti anni ancora". Infine, Pallotta sottolinea la ferrea volontà di trattenere Manolas e Nainggolan: "Manolas e Nainggolan non andranno da nessuna parte. Continueremo a impegnarci per migliorare imparando anno dopo anno. Sono convinto che riusciremo a crescere. Non posso promettere niente, se non che siamo fiduciosi sulla possibilità di ottenere grandi risultati sportivi".
Parole importanti, che indicano una tendenza vincente da parte del Presidente, pronto a raccogliere tante soddisfazioni con la sua Roma, collettivo voglioso di stupire e di conquistare finalmente un trofeo dopo anni positivi ma di fatto inconcludenti. Scegliendo Monchi e Di Francesco, inoltre, Pallotta ha confermato la voglia di profonda rifondazione, affidandosi a professionisti giovani e preparati. Le altre, dunque, sono avvisate.