Non è più il momento dei dialoghi. Con la fine di luglio arriva il tempo dell'azione per le squadre di A, e la Roma di azione vuole agire e sta agendo. Dopo le uscite, dolorose ma necessarie, e ben remunerate, gli acquisti, in serie, per ridare alla squadra l'abito forte di anti-Juve e l'ambizione di arrivare ancora una volta in alto nel tabellone del massimo campionato italiano. Insomma, fare quello che la piazza si aspetta, capendo che solo con la costruzione di una rosa di grande livello si può provare a contrastare un'egemonia che per ora non trova rivali. L'arrivo a Roma di Monchi ha ridato queste speranze e questa progettualità sta venendo attuata nella finestra estiva di calciomercato, dopo tanti anni di sterili compravendite.
L'arrivo in serie di Under, Defrel e ora Kolarov, che ha raggiunto la squadra a Boston in attesa di svolgere le visite mediche a Villa Stuart e di venire poi ufficializzato, si somma agli innesti Moreno, Kasdrop, Pellegrini e Gonalons. Una rosa rinnovata per molti interpreti, a partire dal discorso tattico, con le idee di Di Francesco subito intese dalla squadra, che ancora non le ha mostrate appieno (vedasi il match col PSG), ma che le sta interiorizzando. Fondamentale sarà il ruolo di De Rossi, nuovo leader di squadra, e di Perotti, uomo fantasia per eccellenza. Restano però ancora dei tasselli da mettere, sul mercato: principalmente, ruota tutto intorno a Marhez, pallino di Monchi, che ora sembrerebbe disposto ad alzare la posta: mai, ovviamente, si raggiungerà il primo accordo voluto dal Leicester (50 milioni), ma sui 35 lo spagnolo potrebbe cedere e portare il vincitore della Premier di due stagioni fa a Trigoria. A quel punto la rosa avrebbe un livello più che soddisfacente in qualità e quantità e bisognerebbe preservare altre, eventuali uscite.
Monchi dunque lavora all'aquisto di Marhez, con una, importante, alternativa a basso costo, Suso, ai saluti col Milan. Mentre l'ex Siviglia prosegue i suoi affari, la squadra dovrà affrontare (in chiusura di Champions Club) il Tottenham e la Juventus, da qui al 30 luglio. In vista c'è già il trofeo Puerta, proprio contro il Siviglia, il 10 agosto.