Non solo Di Francesco. A Pinzolo, prende parola e microfono Alessandro Florenzi, il leader naturale, in attesa di De Rossi, del gruppo. Stagione sfortunata, la scorsa, per il centrocampista della nazionale, re-inventato, nell'ultima porzione di carriera, anche come esterno basso. Rottura del crociato, ultima apparizione il 26 ottobre. Poi un lento e difficile recupero, ora uno spiraglio di luce. Il ritiro estivo può servire a Florenzi per trovare la giusta condizione, per riassaporare antiche sensazioni. 

Il romano si rivolge, in primis, ai tifosi. Florenzi riavvolge il nastro, analizza le buone cose dei mesi scorsi - seconda posizione nella massima serie e Champions in cassaforte - chiede fiducia. Quando si stravolge un impianto, si cambia guida tecnica, occorre pazienza. La squadra deve assorbire nuove idee di gioco, registrare i movimenti di mercato. Siamo, poi, all'anno zero, il primo senza Totti in campo. Non solo il simbolo, il 10 per eccellenza, ma anche uno scudo prezioso per tutti. Serve una presa di posizione, occorre assumersi ulteriori responsabilità. Florenzi è pronto e fa un passo avanti, esempio per chi osserva. 

"Ai tifosi dico di non dare giudizi troppo affrettati. Di sostenere la squadra. Abbiamo preso il secondo posto che non era il nostro obiettivo, ma è stato importante per la Champions. Abbiamo provato a lottare per qualcosa di importante fino alla fine perché i tifosi lo meritano. Dico di farci lavorare. Per quel che mi riguarda io sto sempre meglio e stiamo pensando al lavoro da fare per farmi rientrare al meglio ed aiutare la squadra