Una situazione che sembrava essere pronta a schiarirsi, ma che all'improvviso potrebbe complicarsi e portare addirittura ad un fallimento che avrebbe dell'incredibile. La trattativa per il passaggio di proprietà in casa Palermo, dalle mani di Maurizio Zamparini al fondo americano che ha come volto di riferimento e come portavoce Paul Baccaglini, infatti, sembra essera arrivata ad un punto di non ritorno. Il tutto nonostante sembrava che nelle scorse ore fosse arrivato chi di dovere a rassicurare tutti quanti sulla buona conduzione dell'affare, che sembrava potersi chiudere addirittura entro la fine della settimana con un'improvvisa accelerazione dopo un lungo periodo di torpore che non lasciava presagire nulla di buono. Dopo la quiete, però, sembra essere arrivata la tempesta che rischia di far crollare tutto, come se fosse diventato un castello di carte.
Tutto ha avuto inizio nella giornata di mercoledì, quando il mondo è venuto a sapere dell'inserimento della YW&F Global Limited all'interno delle società quotate nel mercato britannico, in particolare quello di Londra. E proprio nella capitale inglese sta andando avanti da diverse settimane la trattativa tra Zamparini e il gruppo, creato ad hoc e capitanato da Baccaglini, per completare il passaggio di proprietà del club di viale del Fante. A Palermo grande attesa, speranza che si è alternata tra giorni di grande speranza e altri in cui la pazienza dei tifosi sembrava quasi finita, ma l'accelerazione di questa settimana lasciava ben sperare. L'unico ostacolo per la conclusione della trattativa e per il tanto atteso closing riguardava il passaggio del denaro necessario per chiudere l'affare, prima nella "cassa" del fondo britannico e poi da esso alle tasche di Zamparini. Settanta milioni di euro per far dire di sì all'imprenditore friulano, che ne avrebbe guadagnati 40 per saldare i debiti nei confronti del club e dei propri fornitori, mentre gli altri 30 erano legati all'attuale valore del club. Tutto fatto? Non proprio, stando almeno a sentire le dichiarazioni rilasciate proprio dal presidente uscente del Palermo.
"Il gruppo rappresentato da Baccaglini - esordisce Zamparini in un'intervista per un notiziario locale - non ha presentato nessuna offerta sino a questo momento, c'è solo un contratto iniziale. Non è che abbiano detto qualcosa in merito, stiamo aspettando. C'è solo un contratto con le cifre firmato all'origine, ma poi non c'è stata un'altra offerta. È un aspetto che ho appreso oggi leggendo i giornali, credo che si tratti di un'invenzione della stampa. So che hanno definito a Londra tutti i controlli e che tutto è ok, adesso sto aspettando di chiudere. Tengo a precisare che la chiusura dell'operazione entro lunedì non è una condizione che pone il sottoscritto, l'operazione va chiusa entro lunedì come ho avuto modo di scrivere oggi a Baccaglini perché deve arrivare il direttore sportivo, deve arrivare l'allenatore. Non sono io la priorità in questo momento, prima di tutto viene il Palermo, la squadra, la società e la città. Il resto viene dopo. Io mi aspetto che tutto si definisca positivamente. I soldi a me li possono dare anche l'anno prossimo - conclude il patron - ma gli investimenti sul Palermo li devono fare adesso".
E allora, cosa potrebbe succedere al Palermo? La giornata di lunedì sarà davvero quella decisiva per mettere nero su bianco e per concludere la trattativa che porterà il club in mani americane, con soci che - in base ad informazioni in nostro possesso - hanno una grande disposizione in termini economici e potrebbero riportare ben presto in alto la formazione rosanero? Stando ad un comunicato diffuso dallo stesso Zamparini sul sito ufficiale, potrebbe proprio essere quella di dopodomani la data decisiva: "Abbiamo firmato un accordo per la cessione del 100% delle azioni del Palermo Calcio con Paul Baccaglini e soci (Integritas Capital) in data 9/2/2017. Per facilitare l'acquisto abbiamo, anche se non previsto nell'accordo in quanto i dati erano già stati visionati da Paul Baccaglini, acconsentito ad una due diligence che si è appena conclusa. Ad oggi non abbiamo ricevuto da Paul Baccaglini e soci nessuna variazione all'accordo di cui sopra, né nei contenuti, né nelle cifre a suo tempo pattuite, né verbalmente, né per iscritto. Rimaniamo in attesa di ricevere entro lunedì 19/6/2017 l'accordo finale sottoscritto e firmato. Le decisioni da prendere non possono più aspettare: la città che amo ed i tifosi rosanero meritano il massimo rispetto".
In mezzo a questa improvvisa confusione, dunque, i tifosi del Palermo tornano a tremare. L'iscrizione al campionato cadetto non è in discussione, stando a quanto sarebbe stato assicurato al sindaco neo-eletto Leoluca Orlando sia da Zamparini che da Baccaglini. Ma la questione relativa al passaggio di proprietà continua a destare scalpore e terrore tra gli appassionati del capoluogo siciliano.