Bene, anche quest'anno la Serie A è giunta al termine per il Milan e per tutta la tifoseria rossonera. Diciamo che, la stagione del Diavolo, è stata altalenante, discontinua, ma allo stesso tempo è riuscita a regalare grandi emozioni al pubblico di fede milanista. Basti pensare alla vittoria della Supercoppa Italiana contro i campioni d'Italia a Doha, una coppa che è stato frutto di un grande impegno da parte di tutti. I rossoneri, nella prima parte di stagione, erano addirittura secondi, e contro il Genoa, avrebbero potuto toccare dopo molto tempo, il primo posto.

Poi però, il Milan è calato, vista anche la rosa a disposizione e il passaggio di proprietà ai cinesi, ed è finito per lottare per un posto in EL, ottenendo dopo tre anni di astinenza, la qualificazione ai preliminari di Europa League. Oggi, andremo ad analizzare uno dei reparti che ha mostrato alcune volte solidità, ma molte volte fragilità:il centrocampo. Vediamo chi ha ha fatto una buona stagione, e chi si è rivelato un flop.

TOP

Bonaventura

Giacomo Bonaventura, zimbio.com
Giacomo Bonaventura, zimbio.com

Si può giocare solo metà stagione, ma risultare comunque uno dei più positivi dell'intera annata milanista? Sì, se sei Bonaventura e nel Milan di Montella della stagione appena passata eri indispensabile e insostituibile, come hanno dimostrato le settimane successive al suo grave infortunio. Giocate a tutto campo, attacco e difesa, tecnica e lettura del gioco superiore rispetto a compagni e avversari. Jack dovrà essere una carta preziosa per il mazzo di Montella anche nella prossima stagione. Il trio che hanno in mente i dirigenti rossoneri con Biglia e Kessie potrebbe funzionare in maniera efficace e regalare finalmente al Milan una mediana che si avvicini a quelle che lo hanno reso grande nel corso della sua storia. Potrebbe anche fare l'attaccante esterno, ma Montella lo vede meglio a muoversi in mezzo al campo, pronto a farsi trovare anche in zona gol.

Locatelli

Manuel Locatelli, zimbio.com
Manuel Locatelli, zimbio.com

Quando Montolivo fa crack un po' tutti si aspettano Sosa, o un giocatore adattato da Montella davanti alla difesa per far fronte all'assenza del capitano del Milan. Invece il tecnico del Milan chiama Manuel e gli consegna le chiavi del centrocampo rossonero. Le perle contro Juventus e Sassuolo, passaggi a vuoto e panchine che comunque non cancellano il percorso intrapreso da questo giovanissimo che ha dimostrato tutto sommato di poterci stare in questo Milan. La discontinuità non è una colpa, ma una fase della carriera da attraversare e gestire, a maggior ragione se si è giovanissimi come Locatelli. Il dubbio ora è se mandarlo in prestito o trattenerlo a Milanello. La sensazione è che le indicazioni di Montella possano pesare in maniera decisiva.

Pasalic

Mario Pasalic, zimbio.com
Mario Pasalic, zimbio.com

Non uno di quei giocatori che cattura l'occhio o ti porta in paradiso con giocate da restare a bocca aperta. Ha però il merito di convincere Montella con il passare delle settimane a puntare sempre più spesso su di lui. Anche a costo di lasciare in panchina compagni con esperienza e contratto diversi dai suoi. Conte sembra intenzionato ad osservarlo con attenzione adesso che tornerà al Chelsea, proprietario del suo cartellino, Montella ha già chiesto alla società, se possibile, di averlo a Milanello anche nel corso della prossima stagione. Magari con un ruolo diverso da quello avuto nella scorsa stagione, meno titolare più prima riserva, ma che comunque potrebbe essere prezioso all'interno di una stagione che per i rossoneri inizierà molto presto.

FLOP

Kucka

Juraj Kucka, zimbio.com
Juraj Kucka, zimbio.com

Tante panchine e prestazioni sottotono, soprattutto dal punto di vista fisico, lì dove invece nella scorsa stagione, ad esempio, era stato spesso determinante per il Milan. Una stagione appannata per un giocatore che sembra aver perso smalto con il passare delle settimane, anche a causa di alcuni problemini fisici che ne hanno condizionato la continuità. Certo il modo di intendere calcio di Montella non lo ha aiutato, ma lui non è riuscito a mettere le proprie qualità al servizio dei compagni anche in partite in cui era più necessario usare la forza che non la tecnica. Il mercato potrebbe portarlo lontano da Milanello, magari per farlo tornare da quel Mihajlovic con cui tanto bene si è trovato durante la stagione passata dal serbo alla guida del Milan.

Mati Fernandez

Mati Fernandez, zimbio.com
Mati Fernandez, zimbio.com

Su espressa richiesta di Montella il Milan è andato a strapparlo al Cagliari nel corso dell'ultimo giorno di mercato estivo lo scorso anno. Scatenando una sorta di battaglia di mercato per lui. Il rendimento durante la stagione del cileno non ha giustificato un tale sforzo. Il gol contro il Genoa a San Siro e l'assist per Deulofeu contro il Bologna non possono bastare per arrivare ad un voto positivo. Spesso lento, troppo innamorato di quel pallone che invece dovrebbe far correre con leggerezza ed intelligenza visto le qualità tecniche che si ritrova fra le mani, anzi fra i piedi. Niente di tutto questo si è visto con continuità e anche Montella non ha potuto fare altro che spedirlo spesso e volentieri in panchina. Il suo prestito termina il 30 giugno e sarebbe molto sorprendente vederlo riscattato per il Milan della prossima stagione, anche alla luce dei profili che si stanno seguendo per rinnovare il reparto.