Ad una settimana abbondante dall'addio di Francesco Totti alla Roma (e forse al calcio giocato), parla il presidente del club giallorosso, James Pallotta. Dagli Usa è intervenuto ai microfoni dell'emittente di New York 'SiriusXM' ed ha trattavo svariati temi d'attualità riguardanti la sua squadra, a partire dall'ex numero 10: "Visto che ha questa grande reputazione, potrebbe cercare di trarne il massimo vantaggio, può essere un ottimo ambasciatore di brand con i nostri partner e fare un sacco di soldi per se stesso con sponsorizzazioni e pubblicità varie in tutto il mondo. Comunque ha un contratto di sei anni con noi, io intanto però fossi in lui andrei al mare, per godersi un pò di relax insieme alla sua famiglia". Totti, però, sarebbe più propenso ad accettare un altro, eventuale ruolo, ovvero quello di dirigente, al fianco di Monchi, a patto che non decida di continuare la sua carriera di calciatore, all'estero.
Anche riguardo all'allenatore uscente Luciano Spalletti, ha espresso la sua. In questo caso, le dichiarazioni del presidente sono state piuttosto colorite. Poi, riguardo al nome del nuovo tecnico, non si è sbilanciato: "Luciano è un uomo parecchio complicato, ma nello stesso tempo è un genio, uno che sa il fatto suo nel mondo del calcio. E' un tipo molto creativo, seppur abbia un carattere non semplice. Io non l'ho mai criticato, perchè ci ha salvato sia lo scorso anno, che in questo campionato. Ha fatto bene a Roma, questo glielo dobbiamo riconoscere. Tutti sapevamo che se ne sarebbe andato, per iniziare una sua nuova avventura. Ora dovremo sostituirlo, stiamo parlando con un paio di allenatori, contiamo nel breve di dare l'annuncio ufficiale. Di questo se ne sta occupando Monchi, ho massima fiducia in lui, sono davvero contento che abbia scelto il nostro progetto".
Il presidente James Pallotta parla anche del mercato in uscita, facendo riferimento ai due nomi che sono da giorni nella lista dei partenti, ovvero Wojciech Szczęsny e Mohamed Salah: "Quando parlate di questo, mi viene da sorridere. Mi sembrate i giornalisti di Roma. Non c'è nulla di concreto, sono solo chiacchiere. Salah per noi è un top player, quindi vogliamo che resti con noi. Per quanto riguarda Szczęsny, mi ha detto che vuole restare alla Roma. Se dessimo retta a tutte queste voci di calciomercato che si diffondono quotidianamente nell'aria, allora dovrebbero partire i tre quarti della rosa. Quest'anno acquisteremo 4 o 5 calciatori per ampliare la squadra e renderla ancora più competitiva, anche perchè disputeremo la Champions League e non possiamo farci trovare impreparati. Anzi, vi dirò di più: sono rimasto davvero sorpreso quando alcuni giocatori che pensavo volessero andare via, sono venuti da me a chiedermi a gran voce di voler restare alla Roma. Questo mi riempie di gioia, perchè mi fa capire che il progetto è importante, e sta coinvolgendo parecchio".
Infine, sul gap che divide la Roma dalla Juventus, e quindi la sua creatura dallo Scudetto: "Quando anche noi avremo lo stadio di proprietà, allora sarà tutta un'altra cosa. Sia noi che loro abbiamo un attacco formidabile, la differenza è data dalla difesa, i bianconeri da anni, in Italia, subiscono meno gol di chiunque altro, e quindi questo agevola il loro compito. Inoltre loro stanno insieme da tanto tempo, diciamo che sono come i Boston Celtics o i Golden State Warriors, che restano gli stessi ogni anno ed inseriscono una pedina alla volta per migliorare l'efficienza di squadra. Questo è quello che dobbiamo fare anche noi, senza che concludiamo innumerevoli compravendite ogni anno, e senza smantellare di continuo la squadra".