Quando parla uno come Daniele De Rossi, dalle parti di Roma, è meglio stare sempre a sentire. Specie quando, in Serie A, si avvicina l'importantissimo confronto con la Juventus, che dovrebbe valere da "riscatto" nei confronti dei tifosi dopo la sconfitta nel derby che nonostante sia lontana di qualche giorno ancora brucia. Eppure, i sostenitori giallorossi non saranno contenti delle dichiarazioni del loro numero 16.

In uno stralcio di un'intervista a Sky Sport che verrà resa pubblica in realtà soltanto domani, il vice-capitano della Lupa è stato ovviamente interrogato sul suo futuro, da sempre incerto visto che le sue doti hanno più volte destato l'interesse di alcune big, in Italia così come all'estero. Alla fine, il mediano ha sempre scelto di restare, ma quest'anno sembra abbia qualche problema in più: "Non lo so, in questo momento lo sai che non lo so. Io penso che non sia neanche così tanto importante, penso che siano stati dei momenti, delle scelte, delle stagioni dove è stato più difficile restare, legarsi a questa maglia. Questa è una storia d’amore che dura da così talmente tanto e che è stata così bella che ridurla a finirla così un anno prima o un anno dopo in questa città o in un’altra sarebbe sbagliato".

L'intervistatore - ovvero Lele Adani, ex calciatore dell'Inter fra le altre - insiste su questo punto e chiede maggiori chiarimenti. Il calciatore continua a lasciar trasparire una leggera insicurezza, ma fa comunque intendere di avere parecchi dubbi anche perchè la città a lui ha dato davvero tanto, così come la società ed i tifosi. Ma comunque, è solo una fase di riflessione: "Non sto meditando cose strane, è un momento in cui non sto parlando ma ci sto pensando tanto, sia a casa a che tra me e me per molte ore al giorno. Magari me lo dirà il mare… non lo so. Qualcosa capirò e comunque sia, ripeto, c’è un rapporto così solido, così stretto, così d’amore che comunque vada non s’interromperà. Queste parole, dette così, potrebbero sembrare un commiato anticipato, ma non è così, lo sto dicendo a prescindere".

Per il centrocampista non resta che concludere il discorso esponendo anche quelli che sarebbero i lati positivi di un eventuale addio, che non potrebbe sminuire l'intera esperienza di un calciatore per oltre 11 stagioni con gli stessi colori addosso e lo stesso stemma sul petto. Nulla di cui sentirsi in grave colpa, insomma: "Non sarebbe una tragedia per me, penso di aver dato tanto e ricevuto tantissimo. Nell’ottica di una vita lunga, di un ciclo calcistico, di una carriera da calciatore, secondo me un anno in più o in meno non fanno la differenza. Quelle poi sono risultati, sono storie che non hanno a che fare con quella che può essere stata la scelta di legarsi a vita a una squadra così". I tifosi romanisti aspettano prossime evoluzioni, magari già da quando l'intervista verrà pubblicata.