Serviva un uomo forte, dall'esterno, evidentemente. L'annuncio che i più aspettavano e che molti non volevano sentire, per la Roma, è arrivato per bocca del nuovo direttore sportivo, Monchi. Nella conferenza di presentazione, lo spagnolo, oltre a rimarcare gli aspetti per cui ha deciso di affrontare quest tappa di vita sportiva, ha ribadito il fatto che per Totti, come da accordi presi con la società nel giugno scorso, quello in corso è l'ultimo anno da giocatore, cui faranno seguito alcune stagioni come dirigente. Se dunque il futuro di molti giallorossi, da Spalletti De Rossi, resta oscuro e da chiarire (compito proprio di Verdejo, già da fine mese), quello del quasi 41enne capitano  è segnato da un imminente addio ai campi, dopo 25 stagioni giallorosse e 600 presenze con la stessa maglia. Il 10 si appresterà ad un futuro dirigenziale, ma sono in molti a chiedersi come e in quale ruolo potremmo vederlo, vista la sua attitudine bonaria e poco incline al comando. L'idea di Totti, dice quest'oggi Il Messagero, sarebbe quella di rimanere nella Roma con un incarico sportivo che gli permetta di lavorare ogni giorno accanto alla squadra assieme al nuovo ds capitolino. Non c'è, infatti, nessuna voglia da parte del Capitano di avere un semplice ruolo di rappresentanza, come un gagliardetto da presentare in giro per l'Italia e l'Europa. 

Ci si interroga nell'ambiente romano, in queste ore, sul perché un annuncio così importante ma soprattutto così chiaro nei termini e nei confini, sia arrivato solo ora e per bocca dell'ultimo arrivato in termini di tempo, e di come ne il presidente Pallotta, ne il ds ad interim Massara, ne il direttore generale Baldissoni abbiano espresso in merito indicazioni sul futuro contrattuale del capitano giallorosso, dando solo indicazioni vaghe sulle intenzioni della società. Solamente Umberto Gandini, che da pochi mesi è AD della società, ha confermato con il giusto peso le parole del ds ex Siviglia, dando alla notizia i crismi dell'ufficialità, che nelle prossime settimane acquisterà i caratteri formali. Il capitano giallorosso, inoltre, quale ruolo ha avuto nella decisione? L'ultimo anno, quello in corso, è praticamente ufficialmente una scelta esclusiva di Totti, che- forte della seconda parte di stagione scorsa - si decise a rinnovare perché in ottima forma.

Quest'anno, invece, la situazione fisica è precipitata (unita a scelte tecniche di Spalletti) e probabilmente è ancora Totti ad aver accelerato il processo che porta al ritiro. Un punto, quest'ultimo, da non sottovalutare: con il "caso Totti", la Roma è sembrata non avere potere decisionale ma essere totalmente ad uso di un suo giocatore. Un giocatore assolutamente speciale, ma un dipendente a tutti gli effetti, per il cui futuro tecnico, come norma, dovrebbe essere la dirigenza a scegliere. La situazione da giocatore di Francesco Totti dunque sembra essere arrivata ad un punto di chiarezza, ma ancora tante ombre restano sul suo futuro dirigenziale.