Ripartire, rialzare la testa e ricominciare a correre, il prima possibile. La Roma deve riscattare la bruciante vittoria al sapore di sconfitta di Europa League. L'occasione la offre il campionato, la offre il posticipo domenicale contro il Sassuolo. Luciano Spalletti, in conferenza stampa, conferma sia le buone sensazioni che quelle cattive: l'eliminazione fa male, ma la determinazione è altrettanto forte.
"Ho visto grande disponibilità per ripartire dopo una sconfitta, qualche botta da superare. La squadra ha voglia di ripartire immediatamente, questo è fondamentale. I miei sono ragazzi di spessore, sia dal punto di vista tecnico che umano. Ieri mattina ci siamo alzati con la sensazione di non aver nulla in mano, come se la luce fosse spenta. È una sconfitta che crea fastidio e che brucia".
Il tecnico torna anche sull'analisi della partita di mercoledì, prendendo la prestazione come esempio da seguire in ottica futura: "I ragazzi sono stati bravi, spero la squadra possa giocare le prossime partite proprio come l'altra sera. In questo modo vinceremmo tante partite. Parlando tutti insieme, abbiamo capito queste cose".
Bisogna però voltare pagina, ripartire, rialzarsi. Il Lione è il passato recente, il Sassuolo è il futuro prossimo. I neroverdi sono guidati da Di Francesco, uno che Spalletti conosce bene: l'ex centrocampista tra le altre di Roma e Piacenza, è stato team manager dei giallorossi, proprio insieme all'attuale allenatore della Roma: "È un grande professionista, l'anno scorso i suoi hanno disputato un grandissimo campionato, quest'anno invece c'è stato un momento difficoltà". Poi, sull'aspetto tattico: "C'è un modo di giocare ben preciso, da tanto tempo lavorano con un unico obiettivo tattico. Verticalizzano, sono veloci".
Contro una squadra che probabilmente giocherà con il baricentro alto, assumerà rilevanza la fase di prima impostazione, quella curata dai difensori centrali, soprattutto Rudiger e Manolas. L'allenatore spiega così l'evoluzione della linea difensiva: "Non è stato facile per me lavorare sin dalla scorsa estate, causa i tanti infortuni. Per migliorare anche nella fase di impostazione serve tempo. Oggi la difesa è diversa, anche se con tante partite ravvicinate non è possibile lavorare. Se non si prova la situazione reale in allenamento diventa difficile".
Anche da questo passano le speranze di rimonta della Roma sulla Juventus, la quale dista attualmente otto punti, a dieci giornate dal termine: "Ci sono 4-5 partite che possiamo vincere giocando da Roma, poi potrebbe succedere di tutto. L'ho detto ai ragazzi, tutto può cambiare. Quando sei in cima conta la volata, noi vogliamo esserci", chiude Spalletti.
[fonte dichiarazioni: Tuttomercatoweb]