"C'è una sola strada da percorrere ed è vincere la prossima partita, perché ci siamo messi un po' con una ruota nel fango". Non usa mezzi termini Spalletti nel presentare Palermo-Roma, posticipo domenicale di Serie A che arriva nel periodo più difficile della stagione giallorossa, un insieme cioè di gare ravvicinate che stanno portando sconfitte strane e difficili da recuperare per la Roma. Tra impegni ravvicinati, dichiarazioni particolari di Pallotta e voglia di riscatto, Spalletti ha presentato alla stampa il match del Barbera.
"Lui ha a cuore i suoi calciatori e voleva caricare i giocatori. Dal mio punto di vista non fa una piega, io faccio il mio lavoro con piena responsabilità." ha detto il mister toscano.
Il tour de force non deve essere un alibi percorribile per giustificare la flessione giallorossa: "Con tante gare ravvicinate così che non si erano praticamente mai viste stiamo provando a smucchiarle, ma per me non è facile andare dai giocatori, dirgli che sono stanchi, che non si devono allenare. Non è giusto, non è possibile, come non posso dire tutti i giorni che sono sfortunato perché mi manca Florenzi. Io non parlo così."
Ciò che conta, invece, è il rapporto di fiducia stretto che si sta costruendo tra allenatore e giocatori: "Nell'ultima riunione l'ho visto come mi guardano i giocatori. Quello diventa fondamentale, ora non mettiamo ancora altra carne al fuoco. Quello che dice Pallotta su di me, non conta perché io vado dritto per la mia strada, sono state parole fraintese. A me interessano solo i discorsi costruttivi, non i discorsi mediocri.
Io ho ancora la fiducia piena nei miei calciatori, e noi vogliamo insieme provare a vincere. Non cambio la posizione di dicembre, dove dissi che con questi che ho possiamo fare bene per la stagione. Senza mettere altri dubbi, perché io non voglio mettere in discussione il fatto di essere l'unico responsabile della squadra e so che loro metteranno tutto per farci uscire dal quel fango. A me interessa, senza altra confusione ne fiato perso, capire se la seconda ruota- quella fuori dal fango- ci farà rimettere in strada.
Al Barbera bisogna aspettarsi qualche cambio, sia per ricambiare i titolari sia per mettere minuti in chi gioca meno, ma senza stravolgere come già avvenuto in queste settimane gli equilibri di gioco: "Nella formazione di domani ci saranno 4 o 5 non visti giovedì e nell'altra gara di campionato, e da loro anche mi aspetto una reazione. Dobbiamo tutti concorrere allo stesso interesse, stanchezza a parte, che è una cosa che si vince con la fermezza delle idee. E' possibile che Dzeko riposi domani. Totti domani parte dalla panchina. La squadra ha degli equilibri che ad esempio trovo con Salah, magari adesso meno con Perotti ed El Shaarawy. Ci sono momenti, però, perché ad esempio quando Salah era in Coppa le abbiamo vinte tutte".
"Chi vuole bene alla Roma -dice Spalletti- e chi fa il professionista pensa al momento presente, non al contratto futuro. Nessuno mi chieda più nulla su questo, perché non ci penso adesso, io penso al Palermo! Non ho nessun pre contratto con nessuno, non ho firmato con nessun club che non sia la Roma, oggi", chiude il mister. Ora la rifinitura alle 17, poi la partenza per Palermo.