E' la Roma di Luciano Spalletti la vera antagonista della Juventus in campionato, ora che il Napoli, sconfitto a domicilio dall'Atalanta, non sembra essere in grado di tenere il passo delle avversarie. La vittoria di San Siro ha consacrato un gruppo che nelle ultime settimane sta viaggiando a mille all'ora, esprimendo un calcio di altissimo livello. Se nella trasferta europea al "Madrigal" il trascinatore fu Edin Dzeko autore di una sontuosa tripletta, al "Meazza" è stato Radja Nainggolan ad ergersi a protagonista della contesa e spezzare in due tronconi la partita con la sua superba doppietta.
Dovesse continuare a correre, a tenere questo ruolino di marcia, il tecnico Luciano Spalletti potrebbe puntare a raggiungere e battere il record di punti in una singola stagione: ottantacinque, realizzati dalla "Lupa" quando alla sua guida c'era il generale Rudi Garcia. Dopo 26 gare disputate quella Roma aveva in cascìna 56 punti, mentre i tre punti ottenuti a Milano hanno consentito alla creatura di Spalletti di conquistarne 59, spalmati nello stesso numero di partite. Un obiettivo che comunque risulta essere secondario, ad avere priorità resta ovviamente la conquista di almeno un trofeo, dato che la Roma è ancora in corsa su tre fronti. In campionato è distante 7 punti dalla capolista Juventus, e dunque in piena lotta per la conqusta del tricolore; invece in Europa League è attesa dal doppio impegno contro il Lione valevole per gli ottavi di finale della seconda competizione continentale. Non meno importante è la semifinale di Coppa Italia, il derby della capitale da cui uscirà una delle due finaliste.
Il prossimo impegno in campionato è di quelli gustosi, da leccarsi i baffi: all'Olimpico arriverà un Napoli non al top della forma, e per Spalletti è un'occasione d'oro per continuare a macinare gioco e punti, e per distanziare ulteriormente gli azzurri nella serrata lotta al secondo posto. Prima però c'è da affrontare l'infuocato derby di Coppa, in cui i giallorossi vogliono ben figurare e soprattutto cancellare la cocente delusione del 2013, in cui la Roma perse la finale contro i biancocelesti, avvelenati da un morso del bosniaco Senad Lulic.
La Roma non vince un trofeo dal lontano 2008. È giunta l'ora di invertire questo negativo trend; è sì importante il record di punti, ma molto di più portare a casa un trofeo e rimpolpare una bacheca impolverata da tante, troppe stagioni.