L'amministratore delegato della Roma, Umberto Gandini, ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni all'emittente Radio Anch'io Sport, toccando i temi principali di quest'inverno in casa giallorossa: la questione stadio, la situazione Spalletti e la grana Nainggolan.
Il dirigente è intervenuto innanzitutto a commentare le prospettive della squadra giallorossa, la quale si appresta ad affrontare un mese di fuoco tra campionato, Coppa Italia e Europa; proprio su questo punto l'AD ha concentrato il suo interesse maggiore: "La società e Pallotta ambiscono al successo. Le dinamiche di una gestione di una società sono legate a tanti fattori. Va valutato il momento in cui fare le scelte. La squadra è competitiva e lo sarà anche in futuro. Abbiamo una spina dorsale straordinaria e continueremo a lavorare su queste basi. [...] Mi auguro di vincere tutte e tre la competizioni, ma vincere l'Europa League mi darebbe grande soddisfazione dato che è una competizione più difficile di quanto si dica, è una coppa europea che manca alla società. Abbiamo una semifinale di Coppa Italia, un sedicesimo con il Villarreal che va affrontato con attenzione e stiamo rincorrendo la Juventus. Ora si entra nel momento topico".
Gandini si è poi soffermato sulla questione stadio, precipitata vorticosamente al centro nell'ultimo mese di vicende soprattutto extracalcistiche, con i veti del Comune di Roma. Il dirigente, malgrado le cattive acque in cui naviga il progetto, ha voluto ribadire il suo ottimismo sulla realizzazione di un progetto a suo dire indispensabile per competere ad alti livelli: "Siamo sempre stati ottimisti, il nostro progetto è da guardare con attenzione e sono sicuro che il dialogo con l'amministrazione porterà a una soluzione positiva. In Italia abbiamo gli stadi più vecchi d'Europa. Riportare la gente negli stadi deve essere l'obiettivo principale. [...] Noi in casa stiamo andando bene ma non abbiamo il nostro pubblico e ci sono problemi di logistica e mobilità. Tutte le grandi squadre europee stanno pensando a grandi progetti per i loro stadi. Il calcio sta diventando un prodotto quasi esclusivamente televisivo, si preferisce la comodità. la strada intrapresa è quella di riportare la fruizione del prodotto allo stadio".
Spalletti e il suo futuro sono stati anch'essi al centro delle cronache di questo inverno romano. Le insinuazioni sul suo futuro alla Juventus si fanno sempre più insistenti come conseguenza dell'addio di Allegri, e Gandini ha provato a chiarire i dubbi: "Il dialogo col mister è costante, più di quello che ha detto lui non posso aggiungere. La volontà della società è proseguire con lui, l'obiettivo è vincere e fare risultati importanti".
Infine una battuta sul "caso" Nainggolan: "Abbiamo gestito la cosa col dialogo e la professionalità di questa società. Nainggolan ha espresso il suo pensiero, il reato d'opinione non esiste più. Ha parlato in forma privata ed è diventata pubblica in una forma non elegante. Con la tecnologia oggi si può fare di tutto, dovremmo imparare a stare attenti ai dialoghi che si fanno".