Le partite da non perdere, col rischio (storico) di perderle. Era questo il monito di Roma-Chievo ultimo match per la Roma di Spalletti che ha condotto i suoi lungo tutto il 2016. Anno chiuso in casa, con l'ennesimo risultato utile consecutivo, con la Roma che dunque con il toscano non ha ancora mai perso tra le mura amiche. 

La vittoria giusta al momento giusto è anche quella che porta i giallorossi a consolidare il secondo posto proprio quando si chiude un anno e praticamente termina il girone di andata, che finirà ufficialmente i primi di gennaio, con la Roma impegnata nel difficile campo del Genoa. Il 3-1 sul Chievo, frutto di un secondo tempo pragrmatico e ben giocato dalla Roma, arriva proprio quando deve arrivare, insieme al 3-3 del Napoli sulla Fiorentina e al 3-0 dell'Inter con la Lazio, con il Milan fermo per la Supercoppa. Un modo netto per la Roma di imprimere il marchio giallorosso sullla corsa al secondo posto, con l'ambizione primo che resta per ora un sogno proibito.

IN CAMPO

La partita, poi, non si era nemmeno messa bene, con qualche acuto e poi lo svarione di Natale: De Guzman tutto solo (Peres in ritardo) trafigge Szczesny sul calare della prima frazione. Come quando lo scorso anno (all'andata, nel 3-3 del Bentegodi) segnò Pepe e fu il primo gol approvato con la gol line tecnology, anche ieri la storia ha avuto come teatro la Roma: è arrivato il primo gol da un giocatore di movimento con la maglia numero 1. E' lì che la Roma inizia a far sul serio, visto il punteggio chiaramente inaccettabile. Sul fischio finale del primo tempo è bravo El Shaarawy a concretizzare una punzione trasformando davvero bene. E' l'1-1 che annulla i veronesi, da lì in avanti senza ambizioni: nella ripresa è sempre El Shaarawy sugli scudi, abile a servire Dzeko che torna finalmente al gol. Altro dato super positivo. Con il vantaggio in cassaforte la Roma gioca molto più serena e tra il 75' e l'85' sfiora tre volte il tris definitivo. Perotti subentra a Salah partente per la Coppa d'Africa e prima manca un gol facile, poi realizza per l'ennesima volta il rigore. Tre doni di Natale, 3 punti d'oro, Spalletti si gode il Natale con vista panoramica dall'alto del tabellone.

I TOP ...

Dzeko: tornare al gol per chiudere l'anno è fondamentale. Sono 13 in 17 gare, davvero tanti.

Perotti: Infallibile sui calci di rigore, ha la freddezza di un killer.

EL Shaarawy: che voglia più spazio non è un mistero, e se gioca così lo merita

84 punti Spallettiani: su 19 gare disputate in casa 16 vittorie e 3 pareggi, per un totale di 51 punti sui 57 a disposizione, con una striscia aperta di 12 vittorie consecutive all'Olimpico in Serie A.

...E I FLOP

Peres: In Serie A la diagonale per un terzino è tutto. Distratto. Nel secondo tempo cresce molto.