Aria da derby. Un silenzio assordante circonda la Capitale, poche ore dividono Lazio e Roma da un incrocio cruciale. Sfida d'alta classifica, un punto a dividere le due compagini. Inzaghi e il miracolo biancoceleste, Spalletti e una Roma in cerca di conferme d'alto profilo. Il calendario offre al tecnico un doppio esame di maturità. Lazio - Milan, in rapida successione, bivio di stagione con vista sul futuro. La caduta della Juve a Marassi offre un appiglio a chi insegue, il campionato, almeno a Natale, non ha ancora una guida definita.
Qualche piccolo grattacapo a Trigoria, perché le assenze - nel settore offensivo - sono di rilievo. Salah deve fronteggiare alcune noie muscolari. Stop fino al termine del 2016, poi "fuga" in nazionale per la Coppa d'Africa e ritorno alla corte romana presumibilmente a febbraio. Senza la freccia d'Egitto, cambia la fisionomia giallorossa, anche perché El Shaarawy non è al meglio. L'esterno azzurro è della partita, ma ha scorie da smaltire, piccoli acciacchi a cui render conto. Possibile quindi - come ipotizza la Gazzetta dello Sport oggi in edicola - un tridente inedito, con Dzeko come perno centrale, Perotti sul centro-destra e Nainggolan alto sul centro-sinistra. Meno incidenza quindi sulle corsie laterali, maggior impatto fisico a ridosso dell'area.
Senza Florenzi e Paredes - entrambi ai box - poche le alternative all'undici. In cantiere la difesa a tre, con Fazio, Manolas e Rudiger, e Juan Jesus come primo ricambio. Due laterali di corsa - Emerson e Peres - pronti a trasformare la Roma in fase di ripiegamento. Il modulo di partenza è il 3-4-3, con la Lazio in possesso palla, virata verso il 5-3-2, con Emerson e Peres bassi e Nainggolan in linea con De Rossi e Strootman.
Totti in panchina, con lui Mario Rui, a disposizione del tecnico dopo il tagliando con la Primavera. Queste le impressioni dell'ex Empoli sul derby “Sì, diciamo che prima che arrivassi qui sapevo già che era una partita speciale. Una volta arrivato è stata la gente a trasmettermelo in maniera ancora più forte. Noi vogliamo andare a giocarlo senza pensare a tante cose, se non ai tre punti”. (fonte sito ufficiale del club)
Questo, invece, l'undici in caso di presenza di El Shaarawy. Schieramento tradizionale, con Nainggolan sulla trequarti, un passo avanti a Strootman e De Rossi.