L'Atalanta continua a sognare: la squadra di Gasperini batte anche la Roma (seconda in classifica) e sale al terzo posto, un punto dietro proprio ai giallorossi. 

La Roma va in vantaggio con il rigore di Perotti, poi subisce la rimonta dell'Atalanta: prima il gol fortunoso di Caldara e sul finale arriva l'ingenuità di Paredes che regala a Kessié il rigore e il 2-1 (realizzato dallo stesso giocatore ndr). Andiamo a sentire le parole dei protagonisti al termine della partita.

Gasperini sogna: “Nel secondo tempo, superiori alla Roma"

Questa Atalanta è una realtà che può far paura a chiunque: "Non abbiamo guardato la Roma nel primo tempo - ha detto Gasperini a Sky Sport -  eravamo solo più accorti per avere più copertura e comunque abbiamo sofferto le infilate di Salah; poi ci è mancato l’ultimo passaggio mentre i giallorossi hanno saputo mettere qualità. Nella ripresa abbiamo deciso di alzare il pressing e prendere qualche rischio, che poi non c’è stato".

In questo momento l'Atalanta è una delle squadre più in palla del campionato: "L’intensità è stata alta e devo fare i complimenti ai ragazzi che hanno fatto progressi fondamentali dal punto di vista tecnico e hanno saputo interpretare la gara in tutti i modi che avevamo programmato". Ma dove può arrivare questa Atalanta? "Non saprei fare previsioni sul futuro. A Gagliardini avevo detto io che sembrava il Pogba bianco, mi sorprendo ogni volta di questi ragazzi che hanno avuto un’evoluzione incredibile, stanno mostrando grande personalità. Vogliamo stare coi piedi per terra, però partite del genere ci danno grande fiducia. Noi come il Leicester? E’ troppo, ma il clima che stiamo vivendo è molto simile, c’è un entusiasmo incredibile, perché da tanto l’Atalanta non riusciva a proporsi a questi livelli"

Gasperini - il sussidiario

Spalletti: "Quando c’è da lottare, non siamo all’altezza"

Il tecnico giallorosso commenta così il brutto ko contro l'Atalanta: "Sconfitta pesante - come riporta La Gazzetta dello Sport - per loro una bella vittoria". Roma che spreca troppe occasioni nel primo tempo e appena subisce gol va in tilt, un copione già visto: "Il discorso è che se smetti di giocare gli altri fanno il loro dovere, cioè si organizzano e cercano di fare gol. Nel primo tempo abbiamo fatto bene, giocando la palla. Nel secondo tempo questo non lo abbiamo fatto ed è maturato questo risultato pesante per noi". Ma come mai questo calo? "Purtroppo è un po’ la nostra caratteristica. O gestiamo tecnicamente la partita o, se si alza l’intensità della gara e la partita diventa più di lotta, concediamo qualcosa e perdiamo qualcosa. Commettiamo qualche ingenuità. E’ una sconfitta che ci può stare". 

La Roma rimane seconda in classifica, ma perde terreno dalla Juventus, capolista adesso a più 7: "Dobbiamo accettare il risultato. La responsabilità maggiore, quando una squadra non lotta, è dell’allenatore, perché è l’allenatore che durante la settimana ha il termometro della squadra. Noi ridimensionati? In questo caso la partita ha raccontato che abbiamo fatto un passo indietro: è vero che abbiamo trovato una squadra in salute, ma se ci fossimo comportati bene l’avremmo gestita altrettanto bene. Rigore? Il colpetto c’è, anche se il giocatore poteva anche stare in piedi". 

Luciano Spalletti - il messaggiero