Un'insolita intervista quella che Alessandro Florenzi ha fatto quest'oggi rispondendo - tramite un video pubblicato dal sito ufficiale della Roma - a quindici domande postegli dai suoi tifosi. A trecentosessanta gradi, non parlando soltanto di calcio, il terzino giallorosso si è raccontato con queste risposte, tra un sorriso ed un altro, partendo dalla curiosità per la scelta del suo numero di maglia, il 24: "Indosso il 24 perché è un giorno speciale per me e mia moglie. Mi ha portato tanta fortuna".

A proposito della moglie e del nucleo familiare, si parla anche della figlia Penelope, della scelta del suo nome e, successivamente, se ha già imparato l'inno sociale della Lupa: "È ancora presto, cisrà tempo. Il nome? All’inizio avevamo una lista di nomi. Piaceva a mia moglie e poi è piaciuto anche a me".

Dalla vita quotidiana al calcio, passando per i suoi idoli attuali: "Messi o Cristiano Ronaldo? Intanto cominciamo col dire che sono insieme a Neymar due grandissimi campioni. Preferisco Messi". Dal portoghese e dall'argentino ad altri due campioni come De Rossi e Totti con i quali ha legato oltremodo: "È bellissimo giocare con loro. Loro per me sono stati un grande insegnamento".

Dal capitano e dal capitan-futuro a Florenzi, che ha indossato la fascia di capitano. Queste le sue sensazioni: "Calcolando i tanti capitani che ci sono stati, gli ultimi due che ricordo sono Francesco e Daniele. Per quello che ho vissuto a Roma, questo è tanta roba. Portare quella fascia ti dà un senso di appartenenza in più e loro due sono stati i miei più grandi idoli. È bellissimo giocare con loro ma, come dico sempre, prima del giocatore viene l’uomo e loro mi hanno insegnato tanto. Per questo posso solo ringraziarli". Ed ancora, le emozioni che provoca vestire la maglia della sua città: "Una grandissima emozione perché quando indossi la maglia della tua città è sempre un’emozione e un orgoglio. Lo è anche ora".

L'incredulità di Florenzi dopo il gol da centrocampo al Barcellona - Foto Getty Images

Tante, fin qui, le gioie della carriera di Florenzi, che partono da quelle con la maglia della Roma per finire a quelle con la Nazionale: "Quando ho capito di essere diventato un giocatore di un certo livello? Forse nella partita contro l’Inter in cui ho fatto il mio primo gol. Ho capito di aver realizzato il mio sogno nel cassetto. Il momento più bello? Ce ne sono stati tanti. Se devo scegliere dico il gol contro la Lazio nel 4-1 dell’anno scorso". In maglia Italia Florenzi si è contraddistinto agli Europei per spirito di lotta e sacrificio. Emblema della sua volontà, il gol salvato sulla linea di porta contro la Germania: "È stato un gesto d’istinto. È stato un salvataggio acrobatico".

Una battuta anche sul cibo, sui tatuaggi e non solo: "Piatto preferito? Anche se non è un piatto di pasta dico la lasagna. Tatuaggi? Ne ho due, quindi farò il terzo perché devono essere dispari. Ho il nome del mio cane con il 24 che è per mia moglie e dei baffi che sono per il mio papà, a breve ne farò uno per mia figlia. Se non fossi diventato calciatore? Avrei lavorato nel bar con i miei genitori. Musica e canzoni? Ne ascolto tante però Ligabue è il mio preferito. Se te ne devo dire una la canzone che ascolto spesso si intitola Da adesso in poi

Infine, a sorpresa, il suo ruolo preferito, alquanto strano per un jolly dinamico come lui: "Il portiere. Mi piace stare in porta".