L'addio di Walter Sabatini alla Roma porterà con sè numerosi strascichi, dalle questioni economiche fino al destino di gran parte della rosa giallorossa. Nulla è ancora definito, con Massara che dovrà risolvere alcune intricate situazioni, ma quel che è certo è che le dinamiche di lavoro sui giocatori, in casa Roma, cambieranno notevolmente. Non più la logica di un uomo solo al comando, dunque, con la possibilità che a scegliere gli obiettivi di mercato siano più selezionatori gestiti dall'esperienza acquisita negli anni dal "vice" di Sabatini, Massara appunto.
La Gazzetta dello Sport pone i dubbi sulla permanenza in giallorosso di quei colpi voluti fortemente dal dirigente umbro, che non trovano spazio in rosa, o che hanno deluso: Iturbe, Gerson e Alisson. Tutti e tre hanno un paio di mesi per convincere prima del mercato di gennaio.
Secondo quanto affermato da Calciomercato.com, anche il futuro di Leandro Castan è tutt’altro che certo. La partenza di Sabatini avrebbe complicato la permanenza dell’ex centrale giallorosso alla corte di Mihajlovic: l’ex ds della Roma e il presidente Cairo, infatti, avevano pattuito una cifra di massima per il riscatto in granata del difensore, accordo che dovrà quindi essere riformulato con il club di Trigoria.
Su Sabatini e il suo addio è intervenuto anche Spalletti, all'interno di una intervista a Premium Sport su Napoli-Roma di sabato 15.
Spalletti: "Mi aveva detto qualcosa, io avevo sperato il contrario, avevo lavorato per il contrario. Quando c’è una squadra forte, ci vuole un’altra squadra forte nella società che comprende il direttore sportivo, il direttore generale, il presidente e chi ne fa le vesti. Abbiamo perso una sentinella di Trigoria, perché lui, come ha detto, viveva per la Roma, ce l’aveva addosso".